Il posto

Monica (23/09/2019) - Voto: 5/5
《Per riferire di una vita sottomessa alla necessità non ho il diritto di prendere il partito dell'arte, né di provare a fare qualcosa di "appassionante" o "commovente".(...) Nessuna poesia del ricordo, nessuna gongolante derisione. La scrittura piatta mi viene naturale, la stessa che utilizzavo un tempo scrivendo ai miei per dare le notizie essenziali》 Non ho molta simpatia per i libricini piccolini, guardo con sospetto i volumetti con troppe poche pagine... qui ce ne sono un centinaio, e per niente fitte. Eppure la qualità di questo romanzo autobiografico mi ha fatto ricredere. La citazione che ho riportato qua sopra dice tutto. Con poche e semplici parole nasce una narrazione perfetta, densa di sincerità e sentimento, che dice tutto quello che serve, scava nei ricordi e parlando della sua vita (o meglio, in questo caso soprattutto della vita di suo padre) Annie Ernaux riesce a coinvolgere e a parlare di tutti noi.
Simona (21/09/2019) - Voto: 4/5
Di fronte alla morte rimaniamo tutti storditi, in particolare se si tratta di una persona a noi cara. Per la Ernaux scrivere era l'unico modo per superare questo momento traumatico, raccontare del padre e della sua vita, del loro rapporto complesso e di come si erano allontanati. É un libro intenso e sincero, che rivela tanto degli esseri umani. “Forse scrivo perché non avevamo più niente da dirci.”
Concetta (11/03/2019) - Voto: 3/5
Ero molto curiosa nei confronti di questa autrice, ne ho sentito parlare sempre benissimo, così mi sono decisa a leggerla, iniziando proprio da questo libro. Che dire, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, una prosa molto asciutta, essenziale ma che io personalmente ho trovato anche poco coinvolgente, poco empatica. In ogni caso voglio leggere almeno un altro suo libro, Gli anni, per capire se effettivamente questa scrittrice fa o meno per me.
Pina (08/03/2019) - Voto: 3/5
La scrittura è pulita, scarna, ma elegante e mai banale (bella anche la traduzione). I ricordi, che ricostruiscono la vita del padre come un omaggio dovuto alla sua memoria, affluiscono senza debordare, tenuti a bada da un pudore che può sapere di reticenza. Piccoli dettagli rimossi riaffiorano e delineano un uomo semplice e modesto ma pieno di dignità. La vita del padre è al tempo stesso autobiografia della figlia : il solco culturale che inevitabilmente li divide, riconosciuto da entrambi senza bisogno di parole, brucia un po' come un tradimento. Una lettura svelta ma che segna nel profondo.
Concetta (23/09/2018) - Voto: 3/5
Ero molto curiosa di leggere qualcosa della Ernaux, ne avevo sentito parlare tanto bene, quindi ho deciso di approccio a lei con questo romanzo breve. La scrittura è interessante, ma non mi ha propriamente stupito, un libro godibile.