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Il club dei delitti del giovedì
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Morena
(01/03/2025) -
Voto: 1/5
Libro noioso con una trama che non decolla e non coinvolge. Non mi è piaciuto lo stile della narrazione che mi ha reso la lettura lenta e confusa. Mi succede raramente ma non l'ho terminato.
ila
(11/02/2025) -
Voto: 4/5
è un libro originale, fresco...l'ho trovato divertente...una lettura scorrevole e piacevole
Lisa
(05/09/2024) -
Voto: 3/5
Il finale è molto bello e non posso dire di non aver apprezzato il libro ma ho trovato che la scarsa caratterizzazione dei personaggi li renda poco coinvolgenti e per me è stato difficile immedesimarmi, quindi non ho trovato troppo la voglia di indagare e scoprire il colpevole per conto mio.
Valemore
(26/07/2024) -
Voto: 3/5
Giallo Ben scritto e ideato.. niente di eccezionale però. Un libro che regala personaggi simpatici e scorrevolezza.,
Cristina
(30/08/2023) -
Voto: 4/5
Al terzo capitolo mi aveva già conquistata. I quattro vecchietti protagonisti (quasi ottantenni residenti in un lussuoso villaggio per anziani nella campagna del Kent) mi avevano già fatta sorridere, ridere, commuovere, riflettere, sperare, mentre la trama di un giallo di tutto rispetto prendeva corpo una pagina dopo l'altra. Mi ha fatto riflettere parecchio su quanto un “anziano” potrebbe continuare ad essere attivo e felice se solo fosse messo in condizione di muoversi, socializzare e sentirsi utile fino alla fine dei suoi giorni. L’idea in fondo non è molto diversa da quella che ha portato Marco Malvaldi all'invenzione del suo Bar Lume, ma il libro di Osman ha indubbiamente un valore aggiunto: ha trovato la giusta chiave di lettura per parlare in maniera brillante di una fascia sociale considerata debole e inutile, ma che in questo romanzo emerge in tutta la sua straordinaria energia e potenza. Le voci narranti sono multiple: c'è Joyce, ex infermiera minuta che tiene un diario come fosse un esercizio di memoria che tiene in allenamento la sua mente, c'è Elizabeth, leader indiscussa del gruppo, della quale sappiamo poco tranne che delitti e indagini erano il suo pane quotidiano, c'è l'ex psichiatra Ibrahim, che dimostra molto meno dei suoi ottant'anni grazie al pilates, e c'è Ron, ex sindacalista dal passato burrascoso. Al termine della godibilissima lettura mi è restata addosso una dolcezza malinconica che non so spiegare fino in fondo. Quando hai venti o trent’anni ti sembra di essere invincibile: i protagonisti di questo romanzo, la cui lettura consiglio caldamente, vi consentiranno di lanciare con ironia e leggerezza lo sguardo in avanti: quello che vedrete non potrà lasciarvi indifferenti.
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