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L' uomo di Calcutta
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nastasiacnn
(17/05/2020) -
Voto: 5/5
Un racconto misterioso e travolgente in un contesto affascinante quale l'India del secolo scorso. Pieno di spunti di riflessione sulle dinamiche socio-politiche dell'epoca. Giallo e storia vanno a braccetto in un racconto da non perdere!
Marco
(12/05/2020) -
Voto: 5/5
Un po’ giallo, un po’ romanzo storico si fa apprezzare soprattutto per bella descrizione dell’India del secolo scorso durante la dominazione inglese. Nella vicenda si approfondiscono anche le dinamiche psicologiche e gli aspetti umani e sociali di colonizzati e colonizzatori in un mix di avventura, azione, esotismo ed indagine investigativa. Primo libro di una trilogia che merita di essere letta.
mara regonaschi
(02/04/2019) -
Voto: 3/5
E' il 1919. Un reduce britannico della Grande Guerra, privo ormai di legami con la madrepatria, si arruola nella polizia e si trasferisce nella umida Calcutta, dove sarà immediatamente investito dell'indagine relativa all'uccisione di un ricco uomo d'affari inglese. La lettura è scorrevole e piacevole, poco intrigante invece lo sviluppo della trama, ma molto interessante il contesto storico e culturale intorno ai quali si sviluppa: siamo nella strategica zona del Bengala nell'India colonizzata dagli Inglesi, in un periodo in cui comincia a diffondersi una spinta indipendentista e l'insoddisfazione della popolazione. Bene viene descritta la controversa relazione fra le parti: il popolo indiano fiero e fiducioso della proprio millenaria cultura ("In India non c'è bisogno di parlare con una donna finchè non l'hai sposata. E' uno dei vari punti in cui la mia cultura è superiore alla sua, signore"), ma allo stesso tempo affascinato dall'organizzazione e modernità inglesi. Questi ultimi sicuri della propria superiorità militare e civile ma affascinati dalle contraddizioni, dalla sensualità, dalla grandezza dell'India (Cristo, non lasciamo che nemmeno i fatti possano danneggiare l'immagine che vogliamo mantenere. Guardi gli atlanti che danno ai bambini a scuola: India e Inghilterra sono l'una accanto all'altra e ciascuna occupa un'intera pagina. Non le mostriamo in scala, per non far capire a quei bambinetti scuri di pelle quanto l'Inghilterra sia minuscola in confronto all'India".
Pola
(10/03/2019) -
Voto: 4/5
“L’uomo di Calcutta”, che è un piacevolissimo romanzo ambientato a Calcutta nel 1919. Tra queste pagine non solo accompagnamo il giovane veterano britannico Sam Wyndham nella risoluzione di un caso di omicidio, ma grazie alla storia ambientata in India, ci immergiamo nella storia indiana di quegli anni, colonialismo inglese, ingiustizie perpetrate a danno della popolazione locale, voglia di libertà e rivalsa. Ho apprezzato molto la contestualizzazione sia del protagonista sia quella storica-sociale, perché mi ha permesso di entrare appieno nelle dinamiche di un paese complesso e affascinante come quello indiano che negli anni venti dello scorso secolo stava iniziando a sentire la necessità di muovere i primi passi verso la propria indipendenza. Primo di una serie di romanzi che non vedo l’ora di leggere per sapere che fine faranno i protagonisti a cui già sono affezionata.
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