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Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita
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silvia
(19/07/2015) -
Voto: 5/5
Fare posto al nuovo eliminando le stratificazioni emotive è solo uno dei temi trattati, si parla anche del rispetto per gli oggetti e di ciò che a essi ci lega, in maniera quasi animista e meno superficiale di quanto ci si possa aspettare da un manuale. Sembra piuttosto di trovarsi di fronte un trattato di estetica e percezione visiva: il rapporto con lo spazio, con i materiali, con i colori, ha un ruolo importante che affonda le radici nella tradizione culturale e religiosa giapponese. A proposito di leggerezza, l'autrice suggerisce di disegnare, o su carta, o in aria, di fronte al nostro sguardo, una linea diagonale, ascendente e una discendente, monitorare la nostra sensazione e disporre gli abiti nell'armadio di conseguenza. Interessante anche il paragrafo sul "rumore visivo" del packaging, quando viene aperta un'anta della dispensa o dell'armadio: "Quelli che a prima vista sembravano normalissimi contenitori erano in realtà ricoperti di informazioni inutili. Le parole invadono il vostro campo visivo, e il cervello le tratta come se fossero informazioni da catalogare, nella mente riecheggiano come un boato, come se qualcuno vi sussurrasse qualcosa costantemente all'orecchio. Le parole diventano rumore e galleggiano nell'aria come flebili interferenze. Strappate gli involucri di plastica indesiderati da deodoranti e detersivi. Eliminando quell'eccesso di informazione scritta che non vi ispira alcuna emozione, potete creare in tutta la casa un'atmosfera di calma e serenità. La differenza che fa questo particolare è talmente sorprendente che sarebbe un peccato non provarci." Coraggiosa ed energica, l'autrice non teme di apparire maniacale, talvolta sfacciatamente assurda, la sua forza risiede proprio in questo, del resto, se si è acquistato un testo del genere, ci avverte, si è disposti a portare avanti un cambiamento, insomma quando l'allievo è pronto il maestro compare...
Cristiana
(21/06/2015) -
Voto: 2/5
Partiamo dai punti fermi : l'autrice sostiene che in una casa "normale" 30 libri ben scelti sono anche troppi e tutti gli alti vanno buttati, letteralmente! Ciò vi dovrebbe far capire se è il libro fa per voi. Nel mio caso la risposta è probabilmente no: io avrei diverse migliaia di libri da buttare e non ci penso nemmeno....Eppure no, qualche consiglio, meno eccentrico, potreste anche trovarcelo....
antonella
(31/05/2015) -
Voto: 4/5
Ho comprato il libro pensando forse sperando che fosse un manuale di buone prassi per imparare ad avere la casa ordinata e pulita. In effetti lo è anche ma non nel senso che mi aspettavo ed è questa la vera rivelazione! Infatti la scrittrice, ordinata di professione, ti invita a riflettere circa l'inutilità di molte cose che abbiamo nelle nostre case di cui non riusciamo a liberarci. Il vero atto innovativo, rivoluzionario sta nella capacità di separarcene definitivamente. Come? Semplicemente buttandole dopo aver ringraziato gli oggetti del servizio che ci hanno reso. Al momento sono rimasta perplessa ma poi ho elaborato questo elementare ma profondo concetto e ho cominciato a fare "piazza pulita"di molti oggetti stratificati negli armadi e nei cassetti sentendomi effettivamente "liberata". L'eccesso di cose ingombra le nostre case ma anche noi stessi, non ci lascia spazio per accogliere dentro di noi il "nuovo" ma soprattutto l'essenziale. Per me è stata una vera scoperta e spunto di riflessione, una meditazione catartica. A volte le nevrosi danno grandi risultati....è il caso, secondo me, di Marie Kondo che traendo spunto da questi aspetti un po' maniacali è riuscita a suggerire grandi insegnamenti.
Raffaella
(18/05/2015) -
Voto: 1/5
Mah. Sono una disordinata cronica, questo è da chiarire subito... e ho acquistato il libro sperando non dico in un miracolo ma almeno in spunti interessanti. La signora kondo ha scritto un bel libercolo (stucchevole, ripetitivo fino alla nausea) in cui offre indicazioni di riordino impensabili ed inattuabili per un occidentale medio. Probabilmente repetita juvant... di sicuro hanno giovato alle sue tasche. Parafraserei un Fantozzi d'annata per chiudere con la celeberrima citazione circa la "corazzata Potëmkin"
Lidia
(05/05/2015) -
Voto: 3/5
Sicuramente è un tema originale e quando ci si trova davanti questo libro, è impossibile non leggerlo. Lo stile è un pò stucchevole e i concetti sono ripetuti più e più volte, tuttavia alla fine è utile, perchè nella vita è bello viaggiare leggeri! Ma come si fa a ad arrotolare i vestiti in verticale?
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