Cedi la strada agli alberi. Poesie d'amore e di terra

Elena (01/08/2019) - Voto: 5/5
Franco Arminio e le sue poesie fatte di terra e amore mi hanno coinquistato <3
Lorenzo. (25/07/2019) - Voto: 5/5
Arminio è senza dubbio uno dei poeti contemporanei che più amo. L'amore che provo verso la sua poesia lo devo alla scoperta di "Cedi la strada agli alberi".
Cristiano Cant (08/07/2019) - Voto: 5/5
Ci sono alfabeti interiori troppo distanti da un dizionario comune, difese così vere del sè che, pur rischiando solitudini e spalle voltate, restano i primi inquilini di una verità che salva e fortifica, che non teme i veleni della sua sorellastra, che non è la menzogna, ma la verità offesa, dimenticata. Che cos'è un paesologo? E' l'uomo che siede sul gradino di un piccolo borgo e ne carezza il muschio fra le fessure come se fosse la guancia di sua madre. E' l'adulto testardamente coerente alla sua infanzia, ai suoi luoghi, alla finestra aperta dalla quale un odore di minestra invade la piazza di sotto, al vento che ancora solfeggia i suoi umori fra le pietre del centro vecchio e ne canta gli anni, i misteri, gli echi e le preziosità. Non è affatto poco nel tremendo universo inodore e senza emotività delle Monuments Valley e altri colossi della certezza di una perfezione solo da laboratorio. La macchina rimarrà cosa fallita perché non avrà mai narici. Franco Arminio vaga nella bellezza trascurata di quei paesini quasi estranei a ogni cartina, e grazie alle parole (che nel suo caso sono gemelle dei suoi arti) ne fa rivivere essenze e aurore, sfondi e angoli, costumi e languori. Lo sguardo del poeta è come un balcone dal quale la natura, o Dio o chi per essi sanno fidarsi almeno per un istante della bontà dell'Umano. L'occhio di Arminio è presenza salvata. Egli stesso anzi chiama tutta questa dimensione "l'entroterra degli occhi". Leggiamo: "Io dico che si deve partire da un punto qualunque,/ per esempio dal fatto che alle nove del mattino/ puoi andare in un paese vicino/ e sentire quello che dicono al bar/ un muratore, un vecchio ammalato, un postino./ Quello che conta è capire che la giornata,/ una giornata qualsiasi, è il tuo splendore. /Abbi cura di andare in giro,/ non restare fermo come uno straccio/ sotto un ferro da stiro." Poca filosofia, se non quella umana, volutamente calda, sofferta e condivisa. Il resto è un guscio smorto, una terrazza per vermi.
giovanni (25/05/2019) - Voto: 1/5
alcune tra le poesie più povere e imbarazzanti che abbia mai letto sono qui dentro e il fatto che questa raccolta abbia tutto questo successo mi preoccupa alquanto. fatevi il favore di leggere altro
(14/05/2019) - Voto: 5/5
Ho letto il libro tutto d'un fiato, quasi in apnea, tanto era il bisogno, per la mia anima, di nutrirsene. Grazie infinite e lunga vita a Franco Arminio.