Malinverno

verbavolant (14/10/2020) - Voto: 4/5
Un libro delicato e poetico che, se da un lato esorcizza a suo modo la morte, dall'altro diventa un pretesto per esaltare la bellezza della vita, dell'amore e dei libri. Dedicato a chi crede nel potere delle storie, dell’immaginazione, e nel valore aggiunto che la lettura di un libro può dare alle nostre esistenze. Mostra meno
bea (06/10/2020) - Voto: 4/5
Non conoscevo l ‘autore ma mi ha affascinato subito. Consigliato
Ery (01/10/2020) - Voto: 5/5
Un autore che ho appena scoperto e che mi ha colpito moltissimo! La storia e i personaggi sono estremamente originali; gli elementi fantastici sono inseriti in modo molto naturale nel mondo reale che noi conosciamo. E' una sorpresa continua, ogni risvolto è inaspettato. Sa essere leggero ma sa colpire delle corde interiori importanti. Il linguaggio è ricercato e contemporaneamente molto fluido e colloquiale; grazie al suo personale stile, permette di rendere familiare e vicino anche qualcosa di immaginario. Non vedo l'ora di leggere anche gli altri suoi romanzi. Consigliatissimo!
Michela (24/09/2020) - Voto: 3/5
Ho letto i suoi precedenti libri ed ho amato molto questo scrittore per il suo modo di scrivere aulico e ricercato e per la simpatia che emanavano i suoi testi. In Malinverno ho ritrovato lo stile ma mi sono imbattuta in una storia piuttosto triste dai toni mesti e malinconici, a volte perfino lugubri. Non è il Dara che avrei voluto leggere, anche se, comunque, questo rimane un buon libro.
Domenico (14/09/2020) - Voto: 5/5
I libri di Dara hanno la capacità di farti entrare in in un mondo ricco di poesia con una naturalezza disarmante. I suoi personaggi ti catturano, come il postino di "Breve trattato sulle coincidenze", Lulù degli "Appunti di meccanica celeste", Astolfo di quest'ultimo "Malinverno": sono personaggi che ti entrano dentro e non ti lasceranno mai più. Questo romanzo è un meraviglioso viaggio in una Timpamara che battezza i suoi abitanti con nomi letterari perché il vento trasporta fogli di opere letterarie (i riferimenti letterari sono notevoli) per la presenza di un macero ed il cui cimitero diventa luogo di sepoltura di uomini, libri, animali, cose, memorie, segreti, amore. E tutto in quel cimitero non muore: rimane vivo, e i suoi occupanti hanno ancora molto da raccontare. Un bel libro da cui se ne esce migliori.