Malinverno

Vargas (07/02/2021) - Voto: 4/5
#libroletto Questa fabula magica si sviluppa in un paese di provincia a 56 km del mare, di nome Timpamara, dove tutti i suoi abitanti hanno una grande passione per la lettura e usano battezzarsi con nomi curiosi o bizzarri, identici a quelli di famosi scrittori, poeti o personaggi della letteratura classica. Astolfo Malinverno, voce narrante, incarna un impiegato comunale che svolge due lavori la mattina fa il guardiano del cimitero locale e il pomeriggio svolge il compito di bibliotecario. Astolfo é orfano, zoppo e solo, con una storia di grande dolore alle sue spalle, eventi dolorosi che lo hanno segnato e a sua volta lo hanno fortificato convertendolo in un uomo gentile, dolce, altruista, saggio! Le fantasie di Astolfo sono immense e affascinanti: il suo desiderio di trovarsi -inventarsi un Amore; il modificare il finale dei libri che legge; la relazione immaginaria con Emma; le innovative epigrafi; la creazione di nuove ritualità cimiteriali; la sepoltura dei libri o degli animali di compagnia; l'ascolto delle voci dei morti, fra le tante! Un personaggio che facilmente si fa Amare! Nella trama Domenico Dara ci fa toccare con mano, come a sua volta lo fece Marquez, una forma di realismo fantastico in cui gli elementi soprannaturali emergono improvvisamente, nelle dinamiche della vita normale di tutti i suoi personaggi! Un romanzo dolce e umano di ritmo lento, Intimista, filosofico, con retrogusto antico, poetico e fantasioso. Consigliato.
Stefano81 (07/02/2021) - Voto: 5/5
Domenico Dara dovrebbe essere protetto come un patrimonio dell’Italia. Infatti, come si può descrivere uno dei libri più belli che abbia letto in vita mia? La sua scrittura colma i solchi delle nostre ferite e ci fa apprezzare anche la caducità delle nostre esistenze insegnandoci che l’eternità esiste ed ha un nome: Libri. Voto 5 su 5 solo perché non si può esprimere la lode che in questo caso sarebbe stata il giusto merito ad un libro eccezionale.
leggere.con.leggerezza (14/01/2021) - Voto: 5/5
Un balsamo per il cuore, una dolce carezza. È il libro che avevi bisogno di leggere, quello che consiglierai agli amici, quello che ti farà sorridere quando vedrai una pagina portata via dal vento, è il paese dove vorresti abitare, il luogo dove vorrai rifugiarti,  è il libro che darai in dono ad un caro amico. Una lettura coinvolgente,  avvolgente , malinconica e trite. Ma bella e delicata da aver paura di fargli male. La scrittura è minuziosa e poetica. Il trionfo della vita umana e ultraterrena è onnipresente in questa meravigliosa favola. È un inno alla letteratura e ai libri. La guida di  questo viaggio  è  il principale protagonista della storia, Astolfo Malinverno. Un personaggio bizzarro, atipico, molto solo e innamorato perdutamente di Emma Bovary. È il bibliotecario e il  guardiano del cimitero del paesino di Timpanara. Vi affezionerete a questo strambo personaggio. Dolore, amore, ossessione, sono vissuti da lui naturalezza e semplicità. In questo romanzo troverete un pizzico di Valeriè Perrin e un pizzico di Barrico. In  questa dolce  favola potrete riscoprire la musicalità, la poesia , la delicatezza e l'originalità di questi autori.  E difficile parlare di questo libro a chi non lo ancora letto.  Per questo motivo non vi dirò nulla della trama. Una lettura assolutamente perfetta per un gruppo di lettura. Perchè sono state moltissime le volte che avrei voluto confrontarmi con qualcuno per parlare delle sensazioni che libro mi stava dando. Vorrei tanto potervene parlare liberamente, sento il bisogno di sfogare le emozioni intrappolate dentro di me è poterne parlare con qualcuno. Però non è possibile. Mi rivolgo a tutte le bookbloggers, organizzate un gdl, questo libro è perfetto. 😉 P.s è una lettura che cavalca un pò l'onda del fortunatissimo libro "Cambiare l'acqua ai fiori ". Imperdibile per chi lo ha amato 👍
Sabrina (09/01/2021) - Voto: 5/5
Sorprendente. Una storia che sembra ambientata in un paese delle favole con protagonisti che sembrano usciti dai libri di un tempo: gli abitanti di Timpamara hanno i nomi di autori di libri e di racconti che fanno parte del nostro patrimonio culturale, come Achille, Godot, Agamennone, Victorùgo, solo per citarne alcuni. Il protagonista, Astolfo Malinverno, ha un cuore grandissimo anche se è piuttosto sfortunato; ama la lettura, si trova a lavorare nel suo posto ideale: una biblioteca. Ben presto, però, nella sua vita arriva anche un altro impiego, che va a capovolgere la sua "tranquilla" vita di bibliotecario: quella di custode del cimitero della stessa città. Nel cimitero nascono storie, si conoscono donne e uomini che soffrono, che piangono, che vivono, che sognano, che cercano un contatto con i loro cari che non ci sono più. E Malinverno diventa il sostegno di queste persone ma a sua volta, la sua vita viene sconvolta: un giorno rimane ipnotizzato da una lapide senza nome. Il bello sta nel leggere questa storia. Uno dei libri più travolgenti e più intensi che io conosca.
Franci (03/01/2021) - Voto: 4/5
Il romanzo descrive la vita di un piccolo paese dal punto di vista di Malinverno, responsabile della biblioteca di Timpamara, ma anche custode del cimitero. Il protagonista, inizialmente destabilizzato dal nuovo lavoro di custode, nel tempo comincerà ad apprezzare la nuova mansione, soprattutto quando troverà la foto di donna bellissima su una tomba senza nome. Incuriosito da tale stranezza, comincerà a cercare risposte tra i personaggi di Timpamara. Si creerà così un'aura di mistero che percorrerà tutto il romanzo. Mi è piaciuta molto la delicatezza delle parole e l'atmosfera quasi fiabesca che l'autore è stato in grado di ricreare.