Malinverno

Luana (30/10/2024) - Voto: 4/5
Preso per curiosità viste le buone recensioni. Non mi ha delusa, molto ben fatto, il protagonista ti rimane nel cuore, la sua caratterizzazione è precisa e puntuale, anche nelle sfumature. La scrittura è poco scorrevole, sembra quasi richiami la prosa pirandelliana. La storia è bella (mi ha rievocato Violette di "cambiare l'acqua ai fiori", solo per l'ambientazione cimiteriale😅), molto introspettiva. I personaggi li ho amati tutti, quasi grotteschi, ma molto bel allineati alla storia e al contesto del paesino in cui si svolge.
Supercate (25/08/2024) - Voto: 4/5
Un racconto poetico e a volte surreale che scorre in giornate che si dividono nel lavoro quotidiano del protagonista al camposanto e in biblioteca , giocato sul potere dei libri, la cura del morti, le umane solitudini e il racconto delle piccole cose. Le soluzioni non sono mai ovvie ma spesso le migliori sono le più semplici.
Wendi (02/07/2024) - Voto: 5/5
Libro molto bello e profondo. Leggetelo!
Paola (24/04/2024) - Voto: 5/5
Un romanzo che ho amato moltissimo! Una storia magica, raccontata con stile poetico dal sapore antico. Un protagonista, Astolfo Malinverno, al quale è difficile non affezionarsi, bibliotecario e custode del cimitero di Timpamara, fantomatico "paese di carta". Malinconico, sensibile, sognatore, amante dei libri, nelle cui pagine si immerge per sfuggire da una realtà insoddisfacente. All'improvviso, entra nella sua vita una donna misteriosa, che lui chiamerà Emma, come la Bovary di Flaubert, e niente sarà più lo stesso per il solitario Malinverno. Un libro quasi fiabesco, sospeso nel tempo e a tratti irreale, che racconta l'amore per la fantasia, l'immaginazione e i libri. "Che noi non siamo quello che abbiamo vissuto: siamo quello che abbiamo pensato, immaginato, sperato, desiderato, dimenticato. Che l’universo mai saprà ciò che davvero è stata la nostra esistenza silenziosa e clandestina, nessuno mai conoscerà i nostri viaggi segreti, i nostri amori immaginati, le nostre centinaia di vite racchiuse negli infiniti universi di un neurone.” Ma, sono tante le frasi che meritano di essere citate!
Ginevra Di Giannantonio (16/12/2023) - Voto: 5/5
Se ami i libri e le storie in generale, sei ossessionato dalla morte e i cimiteri ti affascinano, questo libro è per te! Scherzi a parte, è impossibile non affezionarsi ad Astolfo Malinverno (il protagonista dell'opera) e alla sua storia. Essa, pur essendo immersa in un clima di morte e caratterizzata da una consapevolezza della caducità di tutte le cose terrene, diventa un autentico inno alla vita, che passa attraverso l'amore profondo per la letteratura. La morte cessa di essere la fine di tutto e diventa motore per altre storie, per altra vita. Consigliatissimo.