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Opera struggente di un formidabile genio
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Simone
(16/05/2020) -
Voto: 5/5
Uno dei miei libri preferiti della letteratura contemporanea di uno degli scrittori più promettenti del panorama internazionale. La scrittura scorrevole e accattivante, lo stile personale e soggettivo di Eggers ingloba il lettore nella sua intima narrazione autobiografica, percorrendo diverse fasi della vita e le conseguenti difficoltà di una gestione familiare particolare. Una lettura davvero consigliata.
Eleonora
(16/05/2020) -
Voto: 2/5
Non sono mai riuscita a finire questo libro, non mi ha molto entusiasmato.. peccato, perchè prometteva bene
adriana.effe
(14/05/2020) -
Voto: 3/5
Racconta la vita dello scrittore stesso. La copertina racchiude la storia del protagonista che vive con il fratello minore. Non mi ha entusiasmata particolarmente, ma è un libro che fa riflettere sulla vita e te la fa conoscere.
silvia
(13/05/2020) -
Voto: 4/5
L'esistenza di Dave Eggers è stata davvero travolta dal caos e, forse proprio per questo, il romanzo risulta essere di così forte impatto. Ma, andiamo per ordine. Questo libro segna il mio approccio con l'autore che, con il suo stile coinvolgente, riesce a farti entrare immediatamente nella storia e nelle sue fila. Il titolo descrive molto bene la storia e la vita di Dave Eggers stesso dal momento che si tratta di parte della sua biografia romanzata. Una opera struggente perché in breve tempo si riscopre orfano e, insieme al fratellino Toph, a cui deve badare, cerca di mettere insieme i vari cocci. Una opera che alterna momenti esilaranti ad altri struggenti, delicati proprio come sono i colori della vita che Dave Eggers ha saputo descrivere e raccontare così bene.
Sabrina
(12/05/2020) -
Voto: 2/5
è un peccato dover dare a questo libro una valutazione così bassa, eppure non posso dare più stelline a questo titolo: se volessi riassumere in poche parole la ragione di questa valutazione sarebbe "trama con grande potenziale rovinate da uno stile pretenzioso e inutilmente prolisso". La trama è incredibilmente interessante, come anche i primi capitoli che scorrono molto bene perché l'autore non solo inserisce i propri pensieri e sentimenti riguardo la situazione critica della madre, ma racconta con lucidità e tenero sconforto quelli degli altri membri della sua famiglia. Quando però arriviamo alla seconda parte del romanzo, che dovrebbe anche essere quella più interessante, in cui l'autore poco più che maggiorenne deve prendersi cura del suo fratellino minore da solo, lo stile, fino ad ora rimasto un po' ai margini, si fa preponderante rovinando quello che, potenzialmente, poteva essere un ottimo libro. I pensieri, talvolta inutili e poco interessanti, del protagonista diventano il centro della narrazione in cui a volte vengono inserite delle "massime" poco coerenti oltre che non necessarie. Riferimenti alla vita dei due fratelli sono poche, o meglio, solo quelle che erano fondamentali per il proseguire della storia. C'è poco sentimento, poco della struggimento che ci era stato promesso sin dal titolo dell'opera e per il quale ho comprato questo libro. Altra nota negativa è la poca presenza del fratello minore nel corso dell'opera: ci sono riferimenti generici ma banali al fratello, però non c'è abbastanza nella narrazione che invece dovrebbe concentrarsi proprio sulle dinamiche familiari e poi contornate da altro.
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