Magari domani resto

Michele (22/09/2019) - Voto: 4/5
Marone riesce a descrivere Napoli e la vita delle persone individuandone i sentimenti con leggerezza e semplicità. Alla fine del libro ti senti un po' come la protagonista. Da leggere
Barbara (21/09/2019) - Voto: 3/5
Si può vivere in maniera onesta e pulita in un quartiere dove la malavita ti passa accanto di continuo e si insinua in ogni aspetto della vita sociale? Si può superare un passato di abbandoni? Certo. Con la propria forza interiore ed incontrando le persone giuste si può. Luce e la sua "famiglia" ce lo dimostrano. Ho fatto molta fatica con le prime 50 pagine di questo libro. Per me che vivo nella campagna veneta c'erano troppe frasi in napoletano, alcune incomprensibili, che rallentavano la lettura. Poi però è entrato in scena Don Vittorio e mi son appassionata talmente tanto alla storia che son andata oltre alle frasi napoletane (che comunque persistono fino alla fine). E niente, ve lo consiglio.
nadia (20/09/2019) - Voto: 5/5
Lorenzo Marone ritorna con un romanzo tutto al femminile: la storia di Luce, una donna forte cresciuta da due donne altrettanto forti, che ogni giorno affronta a testa alta la sua vita in un quartiere dove essere persone vere e oneste è una scelta coraggiosa. La vera protagonista però, è Napoli con le sue mille contraddizioni.
Sofia (20/09/2019) - Voto: 3/5
Non si può fare a meno di amare Luce, la protagonista di questo romanzo, forte, onesta, autentica e leale. L'ho adorata sin da subito e ho seguito con interesse la sua vicenda. Un libro leggero, che si legge in poco tempo, scorrevole, forse però a tratti un po' banale.
valentina (19/09/2019) - Voto: 3/5
Luce, una ragazza cresciuta in un ambiente difficile, circondata da assenze, una famiglia problematica, un quartiere malfamato, difficoltà economiche, e che nonostante tutto ha cercato per tutta la sua vita di rimanere forte, costruendosi una corazza di scontrosità e cazzimma e studiando legge al fine di avere un futuro migliore e non farsi trascinare dal vortice della malavita. Ma non è semplice rimanere intatti e impassibili di fronte alle circostanze che la vita ti pone davanti, come il riaffiorare di ricordi dolorosi, una causa nella quale Luce deve difendere un camorrista, cercare di mantenere unita una famiglia piena di crepe, e cercare di non farsi scalfire dall'ennesima relazione possibilmente fallimentare. Al centro di tutto questo il dilemma centrale: scappare da questa vita come hanno fatto tutti, oppure rimanere cercando di affrontare i numerosi problemi? Importanti saranno determinate presenze, che le faranno riscoprire l'amore per i momenti fra una famiglia che Luce non ha mai avuto, che comunque può essere formata anche da persone che ti scegli, l'amore celato nei piccoli gesti che può provenire dalle persone che non ti saresti mai aspettato. Bellissimo l'uso del dialetto napoletano all'interno della narrazione, lo trovo molto suggestivo, peccato però per la presenza di numerose "perle di saggezza" che non mi hanno fatto apprezzare a pieno questa storia.