La misura del mondo

antonio (27/06/2006) - Voto: 3/5
Precedente libro "La porta di Tolomeo", libro successivo "Il cacciatore di aquiloni". Faccio questa premessa perché il percorso fatto e da fare mi sembra importante. Premetto che si tratta di un libro ricevuto in regalo, che io non avrei comprato. Comunque, l'autore è un fuoriclasse ma io non amo i libri che non possiedono una storia vera e propria (anche se la trama cerca di essere avvincente). Sconsigliato agli amanti dei romanzi.
Busillis (19/06/2006) - Voto: 5/5
Un testo notevole, brillante, in fondo sorprendente per un autore così giovane, risultando godibilissimo soprattutto per chi non sia inesperto nel valutare i limiti di ogni sistema di pensiero. Questa è difatti la trama meno palese del romanzo, pur agevolmente smascherabile nelle frequenti illuminanti situazioni ironiche in cui vengono a trovarsi i due principali personaggi, figli della Germania del primo '800; l'uno, A. von Humboldt, viaggiatore instancabile e schiavo inconsapevole di quel razionalismo classificatore tipico del naturalismo tedesco che fece nascere in molti l'illusione di poter racchiudere tutta l'esistenza e il mondo in annotazioni e descrizioni di ogni specie di essere vivente (o anche morto ...), minerale o forza vitale misurati o sperimentati; l'altro, Gauss, giovane genio della matematica che studia la realtà del mondo senza muoversi dalla sua terra, rinunciando ben presto a cercare oltre quanto egli creda possibile, e adattandosi alle situazioni che la vita gli offre. Alcune scene, oltre a suscitare momenti di scioccante ilarità, resteranno memorabili per il lettore attento; il riso svela difatti meglio di ogni discorso la vuota erroneità di qualsiasi idea (o sistema filosofico) che non sia aperto ad accettare la propria stessa provvisorietà, alla luce delle modifiche che le esperienze, portate dal tempo o dallo spazio, possono rendere evidenti. Ma - si sa - considerare vera ed intangibile la propria visione del mondo è molto più rassicurante. Libro rivelatore in ogni pagina (che può anche esser solo letta come un semplice romanzo storico o d'avventure), anche nel finale, ove l'autore indica quale sarebbe stata, per i posteri, la terra della nuova "misura del mondo".
Thomas (19/06/2006) - Voto: 4/5
Molto interessante, consigliato a chi ama le grandi scoperte che solo l'amore per la scienza ha reso possibili.
Simone (26/05/2006) - Voto: 4/5
Un'ottima occasione per ridimensionare i miti. Gauss, geniale e straordinario matematico, appare come un uomo spocchioso, antipatico e maleducato. Von Humboldt e' descritto come un'anima in pena, travagliato e inesorabilmente solo. Le paure e le tribolazioni dei geni sono quelle di ognuno di noi. Molto affascinante e con un finale consolatorio.
Giovanni B. Magnoli (11/05/2006) - Voto: 5/5
Molto bello, vale assolutamente la lettura