La misura del mondo

Oscura (06/10/2006) - Voto: 1/5
Siamo d'accordo che la realtà e la quotidianità anche di grandi figure del passato, come ad esempio von Humboldt e Gauss, possa essere squallida e meschina, ma francamente questo libro distrugge anche la minima parvenza di dignità dei due. Sicuramente è tutto documentato e storico, ma preferisco rimanere nell'ignoranza e continuare idealizzare ed a porre i miei miti scientifici in un empireo di fulgida bellezza ed incorruttibilità.
Simone (14/09/2006) - Voto: 1/5
Brutto... confusionario... si fa fatica a finirlo... Io spesso mi perdevo nella narrazione perchè si passa da un argomento all'altro, da uno spazio all'altro e da un tempo all'altro, senza connessione di causa. Sconsigliato
Filippo W2M (11/09/2006) - Voto: 3/5
Un viaggio agli albori di quell'irrefrenabile accelerazione cognitiva che - negli ultimi due secoli - ha fatto fare impressionanti balzi avanti al genere umano: la scienza. Kehlmann ripercorre le vite di due grandi menti teutoniche vissute nell'Ottocento - Alexander von Humbolt e Friedrich Gauss - due uomini antitetici tra loro eppure del tutto simili, quasi una sola cosa. Ricco rampollo di una famiglia nobile, misogino, instancabile viaggiatore, socievole, ossessionato dalla misurazione di ogni centimetro delle terre che andrà a calpestare con le proprie suole il primo; di famiglia umile, con un forte debole per il gentil sesso, refrattario agli spostamenti ed ai rapporti umani, dotato di un'intelligenza intuitiva ed universale il secondo. L'unica cosa che li accomuna è la necessità di togliere il velo del mistero che ancora copre il mondo, la natura, l'universo. Un excursus molto piacevole, interessante, a tratti divertente che ci riporta indietro di duecento anni, facendoci capire come invece da allora ne sembrino passati duemila: le scoperte, le intuizioni, le teorie che questi due illuministi tedeschi hanno regalato al mondo hanno aperto le porte ad un progresso scientifico che ha finito - nel giro di poco più di un secolo - per portare l'uomo sulla Luna. Ma accanto al lato scientifico de La misura del mondo, spicca - ed è il maggior pregio del romanzo di Kehlmenn, edito Feltrinelli - la descrizione dei due protagonisti, dei loro caratteri così diversi, delle loro fisime, delle loro paranoie e fissazioni, dei loro incontri e scontri, dell'apparente impossibilità di andare d'accordo che invece sfocia nella fine del romanzo in una vicinanza tanto intima da far credere alla possibilità di comunicare telepaticamnte tra i due... Questo aspetto del libro finisce per regalarci un affresco se non veritiero, per lo meno molto realistico degli uomini che si nascondevano dietro all'immagine giunta fino a noi, quella dei pionieri, degli innovatori, dei geni della scienza moderna. Affascinante.
Daniela (20/07/2006) - Voto: 5/5
Un modo originale e simpatico per presentare la biografia di due grandi. Dal punto di vista storico, non ci sono inesattezze e gli aneddoti che imperlano la loro vita fanno sentire ancora più vicini i due personaggi. Il testo è scorrevole, anche se dà l’idea di una narrazione senza pause, quasi di un fiume in piena che fatica a mantenersi negli argini, tanto che anche il discorso diretto non esiste: è una specie di discorso diretto, nella forma indiretta ma senza virgolette. La lettura è stata molto coinvolgente e mi ha permesso sia di scoprire cose che non conoscevo, sia di ritrovare aneddoti e episodi, che invece mi erano noti. Consiglierei la lettura a quanti amano il mondo scientifico e soprattutto a coloro che se ne sentono attratti ma al tempo stesso respinti: il libro è leggero e poco impegnativo (nel senso positivo dei termini), perciò alla portata di tutti.
Michela (14/07/2006) - Voto: 2/5
Secondo me è un libro decisamente sopravvalutato, spesso leggendolo mi sono annoiata e chiesta che senso avesse la narrazione... mi sono sforzata di finirlo, sperando che si riscattasse prima o poi, invece il finale mi ha deluso. Insomma, non un brutto libro, ma un po' sconclusionato. A chi piace la divulgazione scientifica ed è interessato alle problamatiche ddei grandi matematici consiglierei piuttosto libri come "L'enigma dei numeri primi" o "La sezione aurea": non sono romanzi ma sono certo più appassionanti del libro di Kehelmann...