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I giorni di Vetro
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Monica
(22/08/2024) -
Voto: 5/5
Splendido romanzo in cui la Storia e la Resistenza incontrano la storia di una piccola comunità e la resistenza delle donne in un mondo di sopraffazione maschile.
Caterina Olvieri
(19/08/2024) -
Voto: 5/5
"I giorni di Vetro" sembra essere un'opera che intreccia con maestria la narrativa storica e l'analisi sociale, portando alla luce le sfaccettature della natura umana attraverso il personaggio di Redenta. Nata in un giorno segnato dalla tragedia, Redenta diventa testimone e partecipe di un'epoca turbolenta, simbolo di resistenza e resilienza. L'autrice, attraverso la sua storia, esplora il concetto di violenza come motore di cambiamento, un tema tanto universale quanto attuale. La scelta di ancorare ogni elemento narrativo alla verità storica dimostra un impegno notevole nella ricerca e un desiderio di autenticità che rende il romanzo non solo un viaggio nel passato, ma anche una riflessione profonda sul nostro presente. Con personaggi così vividi e una tematica così potente, "I giorni di Vetro" promette di essere un'opera che lascia un'impronta duratura nella mente dei lettori.
Piusi85
(10/08/2024) -
Voto: 5/5
Redenta,in un periodo storico complicato e terrorizzante,ha ben altri problemi che la affliggono.Il fascismo è solo un terribile contorno,che non fa altro che peggiorare la sua vita.Ad un certo punto però non sarà più la storpia del paese con la scarogna,ma diventerà il centro di ogni relazione e tirerà fuori un coraggio che aspettava solo di emergere.
Maga Magò
(09/08/2024) -
Voto: 5/5
Esistono anche gli eroi negletti e sono loro le nostre stampelle, capaci di resistere fino alla fine. Tra loro Redenta: malaticcia, fortemente limitata nei movimenti dalla pollio, taciturna tanto da essere considerata "scimunita", è la forza del romanzo, direi quasi l'unica. In primis perché è il cardine su cui si muovono gli altri personaggi che spesso in lei trovano salvezza, quindi perché è l'elemento più interessante dell'opera, anche le parti in cui è suo il punto di vista sono letterariamente le più riuscite. Ho trovato infatti il secondo punto di vista appartente ad Iris, narrato in I persona presente ansiogeno e poco analitico, Comunque in generale i personaggi, appaiono monolitici, senza chiaroscuri e soprattutto Redenta, a tratti diventa una specie di Santa, veramente poco credibile. Altro punto debole è la prevedibilità dei fatti, l'unico segmento narrativo non del tutto intuibile è nel finale, ma passa in secondo piano, poiché annegato da una serie di episodi così strazianti e negativi da risultatare nell'insieme poco realistici. L'aspetto più deludente è la rappresentazione dello scenario storico, infatti l'interpretazione data al fascismo risulta molto superficiale: nessuna analisi del suo attechirsi tra la popolazione, i fascisti presenti sono pazzi o sciocchi tutti gli altri, siano essi preti, medici, nobili, benestanti tutta brava e generosa gente rigorosamente antifascista, tanto che, riesce difficile capire come tale movimento possa essere arrivato a dominare l'Italia, infatti è totalmente tralasciato il ruolo che ebbero i proprietari terrieri, gli industriali, la borghesia, soprattutto va sottolineata l'assenza di quella folla di ignavi di cui nessun regime potrebbe fare a meno. Una visione di questo tipo non solo è antistorica, ma è pericolosa perché, porta a sottovalutare il rischio di possibili dittature, presentandole come qualcosa per soli squilibrati o sciocchi; in definitiva nessuna banalità del male, ma semplice banalità.
Ale
(09/08/2024) -
Voto: 5/5
Storia travolgente, storia romagnola, letto tutto d’un fiato. Ti prende e non ti lascia altri pensieri
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