Le schegge

NR (07/07/2025) - Voto: 4/5
Libro ben pensato anche nella forma.il linguaggio, la ripetitività, la lunghezza: tutto concorre a delineare il senso di alienazione dei personaggi. Lettura sicuramente interessante
Aldo (02/05/2025) - Voto: 5/5
Era il mio primo libro di Bret Easton Ellis, e si è rivelato un colpo di fulmine. La scrittura è magnetica, capace di coinvolgere fin dalle prime pagine. Lo stile è tagliente, asciutto ma mai freddo, e restituisce in pieno l’atmosfera degli anni ’80: patinata, disincantata, a tratti disturbante. C’è un’energia sottile, una tensione costante sotto la superficie, che rende la lettura ipnotica. Un debutto perfetto nel suo mondo narrativo: leggerò sicuramente altro di suo.
Rak (11/03/2025) - Voto: 4/5
1981, Los Angeles. L'estate sta per finire, il momento di tornare a scuola è alle porte. Tra droga, erba, alcol, macchine lussuose e feste in piscina, un gruppo di giovani vive la vita agiata dell'upper class losangelina, storditi e beati. Improvvisamente, però, delle ragazze iniziamo a scomparire, e quando vengono rinvenuti i primi cadaveri si inizia a parlare di un serial killer. Nello stesso periodo, un nuovo studente fa la sua comparsa: il bellissimo Robert Mallory, che sembra nascondere un passato oscuro. Come mi ritrovo a dire spesso ultimamente: 300 pagine in meno non avrebbero fatto del male a nessuno. Però devo ammettere, un po' a malincuore, che questo libro mi è piaciuto. Quali aspetti di questo romanzo non sono riusciti a convincermi? Le prime settanta pagine sono servite soltanto a ricordarmi una cosa: a me, di un gruppo di ragazzini bianchi (mostly) etero one percenter della California non potrebbe davvero importarmene di meno. Anche i ricchi soffrono, ma mai abbastanza. Le descrizioni: non solo mi devo sorbire tutti i nomi di tutti i vestiti che indossano i protagonisti e delle marche delle automobili, ma anche l'elenco continuo di tutte le strade che Bret percorrere. Le ripetizioni: ottime per sottolineare l'ossessione che si sviluppa nella mente di Bret, pessime per la noia che si sviluppa nella mia. Il sesso: non ho davvero bisogno di sapere che tutte le mattine Bret pensa "mi sono docciato e s*gato" o che ogni volta che vede il c*lo di qualcuno (vivo o MORTO) ha una reazione fisica. I dialoghi: dio ce ne scampi e liberi. I dialoghi non sono semplicemente superficiali e ripetitivi, ma inconcludenti in una maniera esagerata, da far digrignare i denti. Nonostante i difetti che hanno reso alcuni passaggi davvero tediosi, nel complesso funziona bene, ci permette di ragionare sulla società in cui viviamo e sul vuoto che si espande dentro di noi, e intorno. Recensione completa sul blog "Lego, Legimus"
F. (19/02/2025) - Voto: 3/5
on sono rimasta particolarmente colpita dallo stile, inoltre la narrazione procede in maniera molto lenta e ripetitiva per gran parte del libro per poi proseguire a un ritmo molto più incalzante, quasi da toglierti il fiato, nelle ultime 100 pagine. Molto bella l'idea di avere come protagonista un Bret Easton Ellis giovane, gettato in questo mondo fatto di follia, droghe, omicidi e paura. Ciò che ho apprezzato di più della storia è la volontà di lasciare tutto nel dubbio, Bret è chiaramente un narratore inaffidabile e ci si chiede spesso chi stia dicendo la verità e chi stia mentendo.
ila (11/02/2025) - Voto: 3/5
finale deludente...veramente molto prolisso - troppo - nelle descrizioni...non mi ha convinto...mi ha ricordato molto la scrittura di dio di illusioni