Il talento del cappellano

Giorgio g (06/12/2021) - Voto: 5/5
Vannina Guarrasi é tornata e noi la seguiamo in una delle sue indagini. Una frase: “Amuni, mamma, non mi fare la fungia.” E ancora “malacomparsa”. E anche: “Di bonu e bono”. E anche: “le tolse il prío di cuntarmelo lei”. E ancora: “affummazziato.” E ancora: “risolente“ e ancora “pur di non darle il sazio di rifarsi una vita” e ancora “viuzza ca nun ci passa manco una lapa”. E, piú allettante di tutte: “Nell’ufficio della Guarrasi s’era creato quello che la Bonazzoli chiamava il nebbiún.” E, esemplare per il dialetto siciliano: “Carlotta sicunnu mia è curtigghiara, ma curtigghiara assai, tanto fici che si trovò per caso sulla loro strada”. E infine: “L’Etna, quella notte, manco a farlo apposta, stava dando il meglio di sé per vincere il primo premio come miglior artificiere pirotecnico dell’anno.” e, per finire,: “di bonu e bonu.”
Laura (03/12/2021) - Voto: 5/5
Quanto mi piace il commissario Guarrasi!!!!!anche questo romanzo giallo è stato una piacevolissima lettura!!! Sono già in attesa del prossimo
Guendi (30/11/2021) - Voto: 5/5
Ormai Vanina è una di casa. Impossibile non affezionarsi ai suoi casi e alla sua vita. Anche questo libro, come i precedenti, è piacevole ed intrigante. Brava Cristina Cassar Scalia!
BARBAZUK (29/11/2021) - Voto: 5/5
Devo riconoscere che questi gialli con protagonista la vice questore Guarrasi sono una piacevole sorpresa: ben congeniati e ben scritti. Un buonissimo lavoro!
Rossella (26/11/2021) - Voto: 5/5
Sono sempre più "innamorata" del personaggio di Vanina Guarrasi : tosta , sagace , intelligente ma anche fragile ed umana . Nel mio cuore ha sostituito in tutto e per tutto Montalbano . Bellissimo anche questo episodio , intrigante e ben costruito . Unico piccolissimo difetto è stato il finale sbrigativo rispetto al costrutto molto ben congeniato di tutta la vicenda . Comunque meritatissimo punteggio massimo .