Simo (07/07/2021) - Voto: 5/5

Questo è il secondo libro della saga dedicata al vicequestore Vanina Guarrasi. Avvincente, non delude le aspettative e consolida le premesse e le promesse fatte nel primo romanzo di Cristina Cassar Scalia dedicato alla saga. Finale a sorpresa, come sempre.

Silvia C. (15/06/2021) - Voto: 3/5

E' una lettura godibile e leggera. Come già qualcun altro ha scritto, "garbata" e senza particolari truculenti. Avendo letto il precedente, Sabbia Nera, ci si affeziona ai personaggi, alle loro particolarità e al dipanarsi delle loro storie. Tuttavia, l'ho trovato scontato. Senza voler spoilerare nulla, avevo subodorato dove sarebbero andati a parare i "colpi di scena".

Angela Allegria (02/01/2021) - Voto: 5/5

Appena finito di leggere anche il secondo libro sulle vicende del vicequestore Vanina. Ben scritto, scorrevole, intrigante, visionario, familiare. Ti lascia con il fiato sospeso e il desiderio di conoscere il resto degli altri episodi...che ci saranno, vero? Grazie per la sua scrittura, per le scacce Ragusane (Modicane sarebbero state più buone 😉), per i finali mai scontati, per i personaggi ben definiti, per i paesaggi descritti con cura di particolari, per Vanina e per il suo intuito, ma anche per il suo passato e per le fughe da un dolore che solo nell'anima della più profonda Sicilia può essere custodito.

Nika (18/12/2020) - Voto: 5/5

Il secondo libro sulle indagine del vicequestore "Vanina" Guarrasi non delude le aspettative. Ci ritroviamo di nuovo in terra catanese, tra agrumeti e scaccie, a goderci un giallo poliziesco credibile e ben costruito, dove la trama s'incastra perfettamente con l'ambientazione, anzi ne diventa quasi un tema di fondo. La tensione sale, indizi vengono disseminati con sapienza tra le pagine per il lettore attento, e gli intrecci tra i personaggi, cosí come le incursioni culinarie ci tengono avvinghiati alla pagina. Una lettura non impegnata, ma piacevolissima.

Cla (08/11/2020) - Voto: 4/5

Bel libro. Scrittura scorrevole, trama avvincente ed originale. A mio parere si perde un po‘ sul finale. Rimane comunque un libro da leggere.