L' arte della gioia

Mich (07/07/2021) - Voto: 5/5
Difficilissimo parlare di questo romanzo. Qui la storia individuale e la Storia del Novecento convivono in maniera altalenante (spesso la seconda sembra essere sopita, lì nella profonda Sicilia sembra far fatica ad arrivare). Tantissimi temi e tantissimi personaggi si susseguono in quest'opera monumentale, opera di cui ci si sente indegni a parlarne. Ciò che posso affermare con certezza è che con questo capolavoro Goliarda Sapienza mi ha insegnato la libertà e la sua faticosa applicazione nei fatti della vita.
Sonia (18/08/2020) - Voto: 4/5
Libro che sino alla terza parte non riuscivo a mollare. La prima e la seconda parte sono travolgenti, scritte con una narrazione ed un linguaggio che ti divora. Dalla terza parte in poi, si spegne un po' purtroppo. Ma consiglio vivamente di leggerlo per i temi raccontati, per le immagini e le sensazioni che evocano la vita ed i pensieri di Modesta.
Consuelo (29/10/2019) - Voto: 5/5
Questo è uno dei libri più belli che abbia mai letto, non solo la storia è originale e avvincente, ma anche lo stile è originale, davvero non ho mai letto un libro con questo stile. Lo consiglio, anche se devo ammettere che la parte originale è solo la prima.
silvia (13/09/2018) - Voto: 4/5
un libro veramente piacevole, con una storia ricca di protagonisti e belle storie Da leggere
Tinama (18/01/2016) - Voto: 5/5
Che bella sorpresa questo libro! E la sua autrice! C' è un' attrazione fatale per la protagonista pur non condividendone scelte e comportamenti. Si respira aria di libertà e di godimento senza condizionamenti mentali e culturali, pur tra le traversie della vita. E' una storia che ti contagia nonostante vada contro corrente o... forse proprio per quello. Non dimenticando che si sviluppa a partire dal 1900, anno in cui nasce Modesta. Modesta e Carmelo, due protagonisti, due libertà personificate. Una forza positiva fa loro strada sempre. Non c'è spazio per autocommiserazioni. Libertà sessuale e non solo caratterizza la protagonista. Difficoltà, miseria, dolore, problemi per Modesta diventano risorse. E' la sua vitalità, nel bene e nel male che compie, che appassiona chi legge. Una donna dalle mille sfaccettature che vive sentimenti contrastanti e forti all'unisono: odio e amore, durezza e tenerezza, passione e freddezza, scaltrezza e generosità..Persino il suo stesso nome, Modesta, sembra contraddire la sua personalità. L'autrice è viva anche nel linguaggio: si partecipa al racconto e i dialoghi si ascoltano non si leggono. Condivido in toto il commento di Catherine David. "Tutto è straordinario in questo libro a cominciare dal titolo, L'arte della gioia, che si direbbe più adatto per un saggio filosofico. Invece si tratta proprio di un romanzo, un romanzo vero, che vi trascina e vi scombussola, un romanzo pieno di febbre e d'intelligenza, concreto al massimo, visivo al massimo, erotico e famigliare, psicologico e politico, radicato in un'isola popolata di mandorli selvatici e di vendette. Un romanzo che ci presenta lo sguardo di una donna eccezionale sulla nostra vita, i nostri pregiudizi, la nostra attualità. Più che un romanzo, L'arte della gioia è una saga, con le grazie e le furie che appartengono a questo genere rinnovabile all'infinito, e con la vertigine che deriva dal trascorrere accelerato delle generazioni".