Fexia (16/07/2025) - Voto: 5/5

Lo so, LO SO: l'estate è appena iniziata ed ho già trovato il miglior libro della stagione... Quasi da eretica, eh? Ma che posso farci, ho adorato L'Ultimo Omicidio Alla Fine Del Mondo di Stuart Turton ed ora voglio farlo sapere all'universo intero. Immaginate un romanzo distopico, ma anche fantascientifico e profondamente veritiero, con tracce di allucinogeni in circolo: ecco, questo è ciò che ho letto in appena 400 pagine. Ultimamente stavo leggendo di meno a causa degli impegni, eppure, quando ho iniziato quest'opera, me la sono letteralmente divorata! I personaggi sono ben caratterizzati, c'è una grande crescita emotiva e la storia non è solo bella, ma ha anche un bel finale! Sono felice d'aver avuto la possibilità di leggere questa piccola perla.

J.B. (02/07/2025) - Voto: 3/5

Ho sempre ammirato Turton per le sue idee geniali, le trame mai banali e per quel suo tocco fantastico. In questo romanzo ci prova con la fantascienza e il risultato, a mio parere, non è dei migliori. L'ambientazione è un po' confusionaria soprattutto nelle distanze. I personaggi non sono ben caratterizzati, a parte la protagonista Emory che ha il compito di scoprire chi sia il colpevole di un omicidio avvenuto in una notte della quale nessuno, o quasi, ha più memoria. Deve risolverlo velocemente ma questo senso di urgenza si sente poco anche perché ci sono troppi indizi contraddittori che non portano il lettore da nessuna parte. Si va avanti aspettando il colpo di scena che arriva un po' a pezzi senza risultare poi così sconvolgente. C'è forse troppo in questo romanzo: troppe forzature, troppi salti, troppi i fatti avvenuti nella stessa notte e perfino troppi buchi. Ne ricordo due piuttosto evidenti. In definitiva un thriller fantascientifico che si fa leggere volentieri ma che è al di sotto di quanto ci ha abituato Turton.

pb (28/05/2025) - Voto: 3/5

Gran confusione! Peccato perche' l'idea e' davvero bella. Da riscrivere

MARCO (30/04/2025) - Voto: 4/5

Il romanzo, pur collocandosi nel solco della fantascienza contemporanea, è permeato da un'estetica che ricorda i racconti speculativi degli anni ’50, quando la fantascienza era meno interessata agli effetti speciali e più attratta dai dilemmi esistenziali e un senso di nostalgia per un’umanità perduta. Lo stile narrativo ricalca quello degli episodi TV di Ai confini della realtà (The Twilight Zone), in particolare per la struttura ad enigma e la tensione crescente che accompagna il lettore verso un finale rivelatore e disturbante. Ogni personaggio è una maschera, ogni dialogo un indizio, ogni ombra un possibile colpevole. L’indagine diventa così un pretesto per esplorare temi più ampi: la memoria, l’identità, la colpa collettiva in un mondo che sta per svanire. Un’opera affascinante per gli amanti della fantascienza d’autore, capace di evocare quella strana magia di un tempo in cui il futuro faceva ancora paura e meraviglia. Da leggere!

Raffaele Fevola (13/02/2025) - Voto: 5/5

Stupenda conferma per Stuart Turton, balzato agli onori della cronaca per 'Le sette morti di Evelyn Hardcastle', originalissimo in un panorama inflazionatissimo. Con 'L' ultimo omicidio alla fine del mondo' l'autore ci porta in un mondo distopico, utopico, solare ma sinistro, nel momento in cui una piccola comunità di poco più di 100 abitanti si ritira su di un isola e lì vive in simbiosi, grazie a tutta una serie di regole determinate dai tre 'Savi' che dirigono la comunità, aiutati anche da Bia, un entità che 'parla' e supporta gli abitanti, direttamente all' interno delle loro menti. L'evento che ha forzato il ritiro sull'isola è stata una fosca nebbia elettrica che ha fatto scomparire tutto il mondo conosciuto all' interno di essa... I tre Savi sono riusciti a bloccare la nebbia all' esterno dell' isola, così da consentire a se stessi ed agli abitanti di sopravvivere, ma un omicidio ed una serie di eventi pregiudicano gli equilibri preesistenti, con la nebbia che si fa minacciosa ed avanza... Turton in questo romanzo è eccezionale, perché riesce a rendere assolutamente credibile e strutturata un idea che alla base potrebbe sembrare troppo 'costruita' e degna di un B movie di fantascienza , ma tutto si muove in maniera organica ed originale. Oltre a ciò l'autore riesce a far coesistere fantascienza, thriller, distopia, temi etici e profondissimi, sicurezza e morale, in un calderone interessantissimo, intricatissimo , che non perde colpi in nessuna sezione, con una complessità enorme gestita con assoluta sapienza Eccezionale conferma.