Io sono un gatto

ross (16/05/2020) - Voto: 4/5
Opera prima di Soseki, il romanzo racconta delle vicende del professore Kushami e la sua cerchia di amici "intellettuali", dal punto di vista di un gatto. Ironia e critica alla società
marco (13/05/2020) - Voto: 3/5
Chiesto in regalo per curiosità, dopo aver letto alcune recensioni, questo libro mi ha donato molte sensazioni difficili da riassumere in una recensione. Continiene tanto Giappone, tanta filosofia e tanto umorismo e salutare il protagonista, ormai diventato un caro amico, alla fine dell'ultima pagina, mi ha lasciato un po' di amarezza.
Alice (07/01/2020) - Voto: 5/5
Libro bellissimo,personaggi particolari e nel loro anche divertenti, come sempre i grandi della letteratura giapponese come Soseki non deludono mai.
Veronica (20/09/2019) - Voto: 4/5
Chiesto in regalo per curiosità, dopo aver letto alcune recensioni, questo libro mi ha donato molte sensazioni difficili da riassumere in una recensione. Continiene tanto Giappone, tanta filosofia e tanto umorismo e salutare il protagonista, ormai diventato un caro amico, alla fine dell'ultima pagina, lascia un po' di amarezza.
Sergio (28/03/2019) - Voto: 5/5
Come era la vita dei nostri bisnonni a fine 1800-inizio 1900? Dobbiamo, con l'immaginazione, visualizzare una società prevalentemente contadina, con un livello di analfabetismo altissimo. Ora facciamo uno sforzo ulteriore e proviamo a immaginare come doveva essere la vita in Oriente, in Giappone. Un Giappone uscito da poco dall'epoca dei samurai, un Giappone in cui l'orgoglio nazionale fa disprezzare i barbari occidentali ... che pure tocca studiare perché potenti. Immaginiamo di essere un giapponese. Il 5* figlio di un piccolo funzionario statale. Studiamo inglese e poi, dopo la laurea, partiamo per la Gran Bretagna. Dopo 3 anni torniamo e cominciamo ad insegnare inglese nella prestigiosa Università Imperiale di Tokyo. E, poiché ci piace scrivere, scriviamo il nostro primo libro, un romanzo su un gatto, il gatto di un professore di inglese. Un gatto, si sa, si intrufola dappertutto, osserva tutto. Ed esprimere liberamente i suoi pensieri: critici verso il professore, perplessi verso i suoi amici che alternano la più pura tradizione giapponese con le nuove mode occidentali, ironici verso se stesso (esilarante il capitolo dedicato alla caccia ai topi). Un gatto attento alle conversazioni che evidenziano le differenze tra la cultura occidentale (mai soddisfatta, sempre proiettata all'esterno verso nuovi confini) e quella orientale (che accetta i vincoli esterni e cerca una armonia interiore) e che sa esprimersi in modo struggentemente poetico. Questo il romanzo. Cosa ne penso? Onestamente ho fatto fatica per il primo centinaio di pagine, un po' lente per i miei gusti. Poi ho invece scoperto un autore sensibile, con una vastissima cultura, saggio (checché ne dica il gatto!). Bello!