La vita davanti a sé

elda (08/06/2011) - Voto: 3/5
È un romanzo molto particolare, tenero e toccante. L'io narrante è un bambino arabo, Mohammed, che vive a Parigi nella banlieu di Belleville, accudito da Madame Rosa, una vecchia prostituta ebrea sopravvissuta ai campi di concentramento. Il linguaggio spontaneo e lo stile asciutto riflettono il punto di vista del protagonista che fa respirare ai lettori i fetori e i profumi di chi vive sulla strada, mettendo a contatto con un mondo multietnico in cui sopravvivono immigrati poveri, prostitute, sfruttatori, bambini abbandonati, piccoli delinquenti.
Andrea Campi (11/04/2011) - Voto: 5/5
Bellissimo! Fa vedere come la vita non può che consistere in un rapporto caro! Mi è piaciuto molto il linguaggio e lo stile che riflettono sempre il punto di vista del protagonista! Andrea Campi
franco scaramuzzi (14/03/2011) - Voto: 3/5
Vi è un sentimento contrastato, perchè alcuni capitoli trascendono dalla commozione, inevitabile, e sono del tutto grande letteratura e testimonianza sociale e civile. Altri, però, stonano come se la loro intromissione fosse malvoluta dallo stesso autore e piuttosto costretta. Segnandosi ciò che è inutile e rileggendolo con i dovuti tagli, questo libro potrebbe diventare addirittura didattico.
valter (02/02/2011) - Voto: 5/5
E' un libro bellissimo. Uno dei libri che ho più consigliato degli ultimi anni, commovente e divertente nello stesso tempo.
silvia (22/11/2010) - Voto: 4/5
Romanzo decisamente toccante e insolito. Il ragazzino protagonista e narratore spicca per ironia sorprendente, malinconia e disperazione. La lettura è a tratti lenta e a tratti coinvolgente. vale al pena leggerlo.