Alla ricerca del tempo perduto

Cristiano Cant (03/07/2019) - Voto: 5/5
Il grande poema dell'olfatto, la possente odissea della vanità, l'inutile eclissi della memoria se arrivano a ravvivarla epifanie involontarie così vere e violente, così intatte e presenti, da abbattere ogni stolta lancetta del fuori. Il tempo è un mai trascorso e tuttavia un inarrestabile. L'immanenza ha sotto mano l'infranto, ma i sensi ritrovano l'allora. Nel frattempo scorre la vita, l'esondata parabola di capricci e fedeltà, in un silenzioso gioco di doppie morali e grandezze di sentimenti che nello snodo dei periodi diventano storia di ognuno di noi. Ha scritto bene Walter Benjamin: " La Recherche mostra che l'opera letteraria superiore ha la sua sede nel cuore dell'impossibilità, al centro e insieme nel punto d'indifferenza di tutti i pericoli". Un corpo a corpo di inarrivabile potenza interiore, la piccolezza resa macigno, scultura, astro, se uno stivaletto d'incanto spalanca i sipari del passato come un qualcosa di identico e cambiato ad adesso. Dove ci troviamo? In un fiume pieno di rughe che sente lo stesso le sue onde giovani, un'assenza che è presa moltiplicata, tangibile e nostalgica al tempo come ogni piega di dentro stirata dalla giusta sensibilità. Cattedrale impareggiabile, indicibile, chiave di volta di un Novecento malato che entra finalmente nel suo letto di pena, sfiancato e tuttavia libero. Un infinito fogliame sociale sopra radici rigide e lontane, la fatalità del mentire, del desiderare, in un linguaggio che è ossessione e respiro, oasi e cella anche in una sola pagina. Se Proust cadde vittima di questa sontuosa sinfonia, ne fu comunque il credo e la madre, il seme e lo specchio. Siamo davanti a noi stessi come eravamo un giorno, da qualche parte, mentre una bicicletta correva o due uccelli si rincorrevano nella corsa, in qualche lontano Aprile del cuore ancora sveglio e aperto sulle corde della melodia. E siamo nelle cose più importanti della nostra vita, quell'essenza salvata dal martirio dei quadranti a sfavore. Immenso!
Stefano (21/06/2019) - Voto: 5/5
Opera stupenda, con momenti del tutto struggenti, che ti prende ogni pagina sempre di più. Interessante anche per la comprensione della società aristocratica-alto borghese dei decenni a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Roberto kelt (11/03/2019) - Voto: 5/5
Assolutamente un capolavoro, la lettura è impegnativa ma ne è valsa la pena. L'opera è un affresco della società mondana francese a cavallo della fine ottocento fino a poco dopo la prima guerra mondiale.
Alberto Poli (28/07/2018) - Voto: 5/5
"non è per lettore sbadato tale lettura"… lo scrisse svevo nell'introduzione a gente di dublino di joyce… vale altrettanto e di più per quest'opera. la mia non è una recensione, ho letto la recherche quasi 30anni fa nell'edizione einaudi, ripresa per la 2ª volta alla prima uscita dell'edizioni Meridiani molto curioso della traduzione del buon raboni… ho aspettato per anni gli altri volumi poi ho lasciato perdere. non sono in grado di recensire un opera del genere. colpevolmente non mi ero accorto della pubblicazione di questo poderoso volume, avevo visto l'edizione economica ma non ne ero interessato. questo l'ho preso per avere la "versione raboni" in unico volume. l'edizione è molto bella, la carta anche, il volume pesa 2,62kg. [chi legge a letto è avvisato] ma… c'è un ma bello grosso. la versione non ha lo stesso apparato di note della versione meridiani, forse era chiedere troppo ma chi ha letto quella sa di cosa parlo. altra cosa [a me incomprensibile] molto fastidiosa è l'assoluta mancanza di alcun riferimento a cosa si sta leggendo, ci voleva molto poco ad inserirlo in ogni pagina [i guermantes, dalla parte di swann, nomi di paesi… ecc] non so se sia una scelta o una svista o, peggio, una scelta economica… chi impagina libri [come faccio io da quasi 30anni] sa che per inserire i nomi delle sezioni [forse bastava anche del volume] è una questione da poco. un gran peccato perché un'edizione del genere meritava ogni piccolo accorgimento. ma l'edizione dei meridiani in 4 volumi è decisamente troppo costosa [sono ancora in vendita?] e stampata con testo troppo piccolo per gente di una certa età. comunque 5 stelle assolute | buona lettura_alb
stefano (25/05/2018) - Voto: 5/5
Un libro piu' grande della vita.