Vita e destino

Matteo (21/09/2022) - Voto: 4/5
Libro di non facile digestione e lettura che viene per forza di cose rallentata dalla frammentazione della trama e dai vari filoni che convergono e divergono nell'opera. Molto importante per entrare in quel dramma che è la guerra vista da dentro.
Rosa M. (28/06/2022) - Voto: 2/5
Sono solo a pag 233, fatico a proseguire, troppi personaggi, trama slegata, lettura ostica, lente, poco appassionante, se non in qualche passaggio... provo a proseguire la lettura, con la speranza che possa mutare in meglio...
FLAVIO ALBERTO (13/04/2022) - Voto: 5/5
Personalmente già letto nella parziale edizione scolastica che era stata pubblica circa quarant'anni fa, ripreso adesso, ed integralmente, nel plumbeo clima di guerra che ci angoscia e inorridisce in questi giorni, il romanzo di Grossman ha il respiro di una solenne sinfonia. E' un'opera monumentale, tragica come tragica è la storia che lo giustifica. Mirabili le pagine sull'antisemitismo e sugli orrori dello stalinismo, sulla ferocia dell' Holodomor ucraino (la grande carestia degli anni '30 che ne sterminò la popolazione), ma ovviamente anche quelle sulla battaglia di Stalingrado, sul brutale non senso della guerra vissuta con i propri occhi dall'autore, a tu per tu con i combattenti. Tra gli episodi più intensi il dialogo fra l'aguzzino nazista Liss e il vecchio prigioniero comunista Mostovskoy (che anticipa il Littell delle Benevole), la lettera della madre al figlio dal lager nazista, l'agghiacciante entrata nella camera a gas dei deportati ebrei che fa varcare anche al lettore le soglie dell'abisso, la trafila burocratica dei sospetti, delle delazioni che ricattano le persone oneste travolte dal superiore "bene" imposto da ogni dittatura. Non sono da meno le vicende legate all'istituto di fisica e alla Lubianka, con diverse sfumature, rappresentano macabri emblemi del totalitarismo staliniano, delle ipocrisie e della gratuita violenza che lo reggevano. A salvare un minimo orizzonte di umanità, le vicende private dei protagonisti principali, le loro complicazioni sentimentali, lo scacco del terribile presente unito alla la speranza di riemergere in un mondo migliore. Capolavoro, opera totale.. ogni tentativo di definizione finale risulta riduttivo.
Barbara (05/04/2022) - Voto: 5/5
Apre la visione di insieme sul fronte Russo, nella seconda guerra mondiale, per me necessario, per avere una capacità critica del periodo.
Astrea (20/03/2022) - Voto: 4/5
".... di fronte al Tribunale Celeste.... avrebbe raccontato al giudice di come fosse stata la sorte a eleggerlo carnefice e responsabile dell'assassinio di cinquecentonovantamila persone...." Una semplice frase estrapolata da tutto il fiume di parole dell'immenso romanzo ci restituisce la problematica filosofica di fondo: nell'urgere degli eventi storici tremendi quanto può fare il singolo individuo per affermare la propria natura e volontà? Domanda che prevede altri mille libri da scrivere. Ho avuto sempre difficoltà a leggere questo capolavoro da cima a fondo, sia per la mancanza di linee guida e personaggi conduttori che provoca sempre disorientamento, sia per la mia personale saturazione di lettrice sulle questioni nazismo-totalitarismo-streminio- etc. Ora ho trovato un sistema: lo leggo aprendolo a caso, due, cinque, dieci pagine e la potenza del racconto e lo sconvolgimento degli eventi fanno il loro effetto, Dopodiché lo richiudo e cerco di sopravvivere fino alla volta successiva.