La morte di Belle

Marco Sabatti (01/05/2001) - Voto: 4/5
Chi veramente sia Belle lo si intuisce solo verso la fine del libro, ma rimane comunque un'intuizione. Del resto Belle muore dopo poche pagine, dopo un'unica apparizione nello svolgersi della trama, dopo solo una battuta, tanto semplice quanto apparentemente innocua: "Buonanotte". Il vero protagonista del romanzo è Spencer Ashby, (destinatario di tale saluto di Belle) marito di Christine, amica della madre di Belle che si è offerta di ospitare la ragazza per alcune settimane. Spencer si trova ad essere il primo sospettato di un omicidio inizialmente oscuro, poi sempre più banale, ed infine nuovamente misterioso. Spencer è innocente, in modo talmente ovvio da risultare dubbio. L'evolversi delle indagini non porta ad alcun risultato tangibile, e questa assenza di prove e di riscontri non fa che alimentare i dubbi e i sospetti sul povero Spencer che si ritrova isolato da tutti, anche dalla moglie. E' proprio Christine che, tra le righe, verso la fine sembra essere la vera colpevole, ma Simenon non ci da la soddisfazione di scoprirlo. Anzi, dopo avercelo fatto pensare, sembra scartare in via definitiva questa ipotesi. Spencer, nella sua tragicità, pur essendo innocente non riesce a sentirsi tale fino in fondo e cerca in sè le ragioni di una inesistente colpevolezza. Infine si ha un nuovo delitto, vero e comprensibile, dove il nostro Spencer ricorda tanto lo Jean delle ultime pagine della Vedova Coudrec, sempre di Simenon. Sembrano la stessa persona. Ma questa è un'altra storia.