Il giorno della civetta

Vale (20/03/2022) - Voto: 3/5
La prima vera narrazione della mafia a livello letterario scritta in anni in cui il suo riconoscimento era ancora molto, molto lontano. Terribilmente attuale.
Mowgli (11/03/2022) - Voto: 5/5
Uno dei pochissimi scrittori italiani contemporanei veramente valido.
Dario (14/02/2022) - Voto: 5/5
'Il Giorno della civetta' è un romanzo breve (o racconto lungo) che Sciascia ha scritto nel 1960 e che sottopose lui stesso a un lavoro di limatura durato un anno per accorciarlo in modo da non toccare troppo specificamente certe persone o istituzioni. E' una storia semplice ma potentissima, che Sciascia racconta con la sua prosa virtuosa e quasi poetica, un po' 'classicheggiante' nella sua costruzione (la sequenza soggetto-verbo-complemento viene stravolta, col verbo che finisce alla fine a guisa dell'uso latino) ma chiarissima nel suo messaggio: è il racconto di un'omicidio di mafia, dell'omertà che lo circonda e dell'insabbiamento che ne risulta. Ne viene fuori una Sicilia che, agli occhi del commissario Bellodi, 'polentone' di Parma, è quasi impossibile da raccontare e da descrivere agli amici, tanto che il solo aggettivo che egli riesce a trovare è 'incredibile'. Romanzo di grande potenza sulla Sicilia e sull'Italia tutta, sulla mafia e sull'omertà. Pensiamo a esempi come questi quando ancora insegniamo ai ragazzini che 'chi fa la spia non è figlio di Maria' quando invece dovremmo contestualizzare e dire che a volte fare la spia, - o l'infamata - come è definita in questo libro - è la cosa giusta. Forse non saremmo a questo punto. Consigliatissimo.
Bruno D'Artibale (10/02/2022) - Voto: 5/5
Avete presente quella sensazione di rassegnazione e impotenza quando vi trovate di fronte ad un qualcosa di oltremodo ingiusto che non potete in nessun modo fronteggiare? Questa è la sensazione che vi lascerà questo romanzo breve di Sciascia, il quale delinea una situazione che è stata rappresentata molti anni fa, ma che purtroppo rimane ancora attuale.
Chiaretta91 (03/11/2021) - Voto: 5/5
Un libro che trae spunto da un fatto di cronaca nera avvenuto nel gennaio del 1947 a Sciacca, ossia l’omicidio di mafia di un sindacalista comunista. Il Capitan Bellodi è il padre della generazione di grandi magistrati che nei decenni successivi hanno lottato per una Sicilia e un’Italia migliore. Sospinto dal suo profondo senso di Giustizia cerca di risolvere un caso di omicidio plurismo senza paura di pestare i piedi a qualcuno, di offendere o di fare la mossa sbagliata. Quello descritto è un mondo ricoperto da una spessa patina di omertà che avvolge tutti, dai semplici cittadini testimoni involotari, dalle vittime ai colpevoli. “Il giorno della civetta” è un romanzo audace e intelligente.