La ricreazione è finita. ricreazione è finita

Sorprof (17/08/2023) - Voto: 5/5
Il fatto che non sia candidato allo "Strega" è una prova tangibile che si tratti di uno dei più bei libri italiani degli anni. Alcune pagine sono un po' lente, molto dipende dal carattere del lettore. Tuttavia il finale è da non perdere.
Nicoletta (15/08/2023) - Voto: 5/5
Romanzo sorprendente:era da tanto che non leggevo un libro così ben congegnato e divertente.Acuta l'analisi del mondo accademico, che qualsiasi sia la disciplina è ahimè sempre lo stesso, veritiera la rappresentazione dei giovani che non vogliono diventare adulti e assumersi responsabilità, interessante la descrizione dell'ambiente in cui sono maturate le brigate rosse e altri gruppi armati.Assolutamente consigliato.
L'americano (10/08/2023) - Voto: 5/5
È un romanzo scritto con un'ironia a dir poco magistrale, che secondo me tiene anche nella parte dedicata alle vicende di Tito Sella negli anni settanta, per quanto meno coesa, e dimostra così che gli improvvisati degli anni settanta del Novecento ci sono anche negli anni venti del Duemila. È chiara, penso io, l'identificazione tra il narratore in prima persona e Tito Sella. Nel libro, come nella vita, i disonesti ce la fanno. Mi convince il finale, ma non la sua giustificazione: chi può mai dare del mediocre a chi? Ciò detto, cinque stelle ci stanno bene, forse anche perché certe cose le ho viste anch'io.
Kaiserfranz (02/08/2023) - Voto: 4/5
…nella mia estate…da leggere.
giordalbo (26/07/2023) - Voto: 4/5
Scrittura brillante, storia interessante che descrive perfettamente il mondo universitario (anche se il colpo di teatro finale è un po' tirato, a mio avviso). In generale comunque una lettura consigliata