Follia maggiore

(04/05/2018) - Voto: 4/5
Bel noir. Avvincente e ironico, paragonabile agli dello stesso autore.
Fabio (30/03/2018) - Voto: 4/5
Ottimo romanzo, una finzione letteraria costruita a tavolino con lucidità e intelligenza.Non cercate personaggi reali o verosimili,i protagonisti di questa storia fanno parte di un mondo immaginario ma affascinante e a mio parere catturano la fantasia del lettore che è portato a seguire con attenzione e curiosità il dipanarsi degli eventi. Un modo di raccontare lieve e ironico,ma sempre molto equilibrato ,aiuta a tenere viva la concentrazione di chi legge questa storia ambientata nella Milano opulenta dei soldi e del potere.
francesco (24/02/2018) - Voto: 2/5
Il peggiore di Robecchi. Trama trascinata all'inverosimile con lungaggini noiose. Privo di ritmo. L'Autore deve decidere se percorrere il noir oppure il romanzo d'appendice: è un peccato che non metta maggiormente a frutto i quattro personaggi Ghezzi-Carella e Monterossi-Falcone che sono ben centrati nelle storie ma dispersi in divagazioni letterario-sentimentali che vanno fuori tema. Peccato.
Alessia (14/02/2018) - Voto: 3/5
Dopo "Torto marcio" mi ero ripromessa di finirla con questo autore e invece ci sono ricaduta. E' un libro privo di ritmo, scollegato e confuso.
Giorgio g (04/02/2018) - Voto: 5/5
Carlo Monterossi il mago della televisione, Oscar Falcone, il cui lavoro sta a metà tra il ficcanaso e l’investigatore, e i poliziotti Ghezzi e Carella indagano per conto di Umberto Serrani (“i reati dei ricchi sono un po’ meno reati”) su un caso di omicidio di cui è vittima Giulia Zerbi, in una Milano novembrina in cui non smette di piovere. Nell’indagine si imbattono in un giro di strozzini. Questo il plot di questo bel romanzo, arricchito dalla bella favola di Sonia Zerbi (la figlia della morta) lanciata verso una strepitosa carriera. È il fare stare insieme il giallo e la favoletta fino alla sorpresa finale, che è una sorpresissima, la dice lunga sulle qualità dell’autore.