Una vita come tante

Flavia (02/12/2023) - Voto: 3/5
Vale decisamente la pena leggerlo....
Edoardo (23/11/2023) - Voto: 4/5
Libro profondo, struggente e di assoluto spessore (in tutti i sensi!). Le quattro stelle dipendono dall'eccessiva lunghezza delle riflessioni, che sembrano dover "allungare il brodo", e dagli innumerevoli incisi/parentesi che spezzettano troppo il ritmo narrativo. Per il resto, è un romanzo che fa riflettere, piangendo...tanto!
Libri Senza Gloria - blog pop nerd (25/10/2023) - Voto: 5/5
Hanya Yanagihara, scrittrice statunitense di origini hawaiane, scrive di viaggi. "Una vita come tante" (2015) è il suo secondo romanzo, tra i migliori libri dell'anno per il New York Times. Alcuni lettori l'hanno odiato, sostenendo che bisogna essere preparati psicologicamente per affrontarlo; chi l'ha amato, lo indica come uno di quei rari libri che può scoraggiare per l'imponenza ma che, una volta dentro, non si vogliono più abbandonare. Il genere di "Una vita come tante" è ascrivibile alla narrazione identitaria. Descritta come una grande favola contemporanea, la storia è romantica ed efferata allo stesso tempo: sfoglia per noi tutte le sfumature e le contraddizioni esistenziali, si va dalla gentilezza della natura umana al bisogno di solitudine, dal desiderio di riscatto all'istinto dell'autodistruzione. Ti fa attraversare una montagna russa di emozioni, come sembra che sia finita ecco che si ricomincia daccapo. Alla fine sembra di aver letto di una vita straordinaria e non di una vita come tante, come recita il titolo, però è proprio così: quella di Jude è una vita come la nostra, dove le emozioni sono tante e sono tutte autentiche. Non per tutti e, allo stesso tempo, per tutti. In due parole: delicato e crudele. In una parola: straordinario...
Andrea (12/10/2023) - Voto: 4/5
Buono
Dm.ch. (09/10/2023) - Voto: 3/5
Personalmente non lo metterei nella top dei libri da leggere almeno una volta nella vita, e nemmeno lo definirei un masterpiece. É troppo incentrato sul protagonista, e gli altri personaggi che sono però più simpatici pare siano stati inventati solo per sorregerlo. Il testo comunque é scritto davvero bene, anche se molti episodi sembrano ficcati nella narrazione giusto per allungare il brodo. Diciamo in generale non vi farà annoiare, anzi a tratti l'ansia di finirlo si impossessera di voi; più che un romanzo sembra una serie TV contemporanea piena di colpi di scena.