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L' alba sulla mietitura. Hunger games
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Faby
(29/11/2025) -
Voto: 5/5
Sicuramente ripercorre la scia del primo libro, però ci sono colpi di scena inaspettati che hanno reso la storia più bella. La Collins sicuramente non è un'autrice banale e ha studiato bene i vari collegamenti da fare.
lefrasipiubelledeilibri
(27/10/2025) -
Voto: 5/5
Per chi non conoscesse questa serie, ecco di cosa si tratta: Gli Hunger Games sono una competizione cruenta organizzata ogni anno da Capitol City, il cuore del potere. Capitol City è la città delle apparenze, della crudeltà mascherata da spettacolo, che controlla tutta Panem, una nazione divisa in dodici Distretti che un tempo si ribellarono e persero. Da allora, ogni Distretto è costretto a inviare due tributi — un ragazzo e una ragazza — scelti per combattere in un’arena fino alla morte. Un solo vincitore. Uno solo che potrà tornare a casa. Dietro questo “gioco” si nasconde molto di più: il controllo, la paura, la disuguaglianza. I Giochi servono a ricordare ai Distretti chi comanda davvero. Un crudele spettacolo trasmesso in diretta, dove la sofferenza diventa intrattenimento e la sopravvivenza, l’unica vera forma di ribellione. In questo libro si parla di Haymitch, e io non potrei essere più felice: è uno dei miei personaggi preferiti della saga, e avere un romanzo interamente dedicato a lui è semplicemente pazzesco. Finalmente possiamo conoscerlo davvero: l’uomo dietro l’ironia, dietro le ferite e il dolore. Haymitch ama con tutto sé stesso — la sua bellissima Lenore Dove e la sua famiglia. E sarà proprio questo amore a condurlo nell’arena. Paura, dubbi, desiderio di cambiamento: tutto si mescola, ma con la forza di un’alleanza tutto può cambiare. Haymitch non vuole solo sopravvivere: vuole sfidare Capitol City. Il resto sarà storia. Il resto dovete scoprirlo.
Silvia
(05/10/2025) -
Voto: 3/5
Il libro punta in modo evidente sull'effetto nostalgia dei lettori di Hunger Games, sono infatti citati quasi tutti i principali protagonisti dei libri precedenti. Nel tentativo di coinvolgerli quanto più possibile, il risultato è a dir poco caotico. Il ruolo di Haymitch nella pseudo rivolta è poco chiaro, per non parlare della rivolta in sè. In conclusione, buone idee mescolate (male) insieme con l'intento di catturare quanti più nostalgici possibile. Da rivedere
Gloria
(18/06/2025) -
Voto: 5/5
Un libro molto bello, ricco di personaggi che abbiamo già conosciuto nella trilogia, ma senza apparire come fanservice.
Elena
(05/05/2025) -
Voto: 4/5
Non so se questo libro vale il 4, ma il 3 era eccessivamente basso, visto che comunque mi è piaciuto più de "La ballata dell'usignolo e del serpente". La parte dell'arena sicuramente quella che mi ha catturata di più, in altri punti troppo prolisso e molto lento. Curioso catturare di volta in volta i personaggi conosciuti tra le pagine e collegarli al ruolo che avrebbero avuto nella storia principale. Da leggere per gli amanti della saga.
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