Oltre l'invisibile. Dove scienza e spiritualità si uniscono

Federico S (18/03/2025) - Voto: 5/5
leggete e rileggete questo dialogo in testo, dentro troverete brillanti suggestioni codificate e idee che suggeriscono alla scienza di oltrepassare il suo limite, di rinnovarsi e rinascere con una nuova visione olistica fondamentale per unire la spiritualità al mondo meccanicistico. grazie dott Faggin
Diego C (07/01/2025) - Voto: 5/5
Nel testo è esplorata e spiegata la teoria elaborata da Faggin (se ancora non sapete chi sia sarà già questa una scoperta) che cerca di coniugare scienza e spiritualità andando oltre la pura teoria materialista e determinista abbracciando in un unica visione coscienza, libero arbitrio e fisica quantistica che vede l'universo come un'uno. Una lettura obbligatoria per chiunque sia interessato a esplorare le ultime coniquiste della conoscenza e a partecipare alla costruzione di una nuova visione del mondo in cui scienza e spiritualità non sono più concetti che vanno in contrasto, ma aspetti di un tutt'uno di cui siamo un bagliore.
luciano (25/09/2024) - Voto: 4/5
Questo è un saggio in cui l'autore illustra i suoi studi volti a collegare un ponte tra scienza e spiritualità. Nel far questo utilizza i principi della fisica quantistica con riferimento al principio di indeterminazione, all'entanglement, vuoto quantistico, la dualità onda-particella.... Per l'autore la coscienza non può più essere considerata un epifenomeno del cervello come ha fatto e fa la scienza, bensì "la coscienza è una proprietà fondamentale dell'universo. Esiste fin dall'inizio, prima della materia stessa. Non può essere originata dalla materia stessa". Mentre la materia, cervello compreso, è corruttibile, la coscienza, invece, sopravviverà alla nostra morte, per cui si può parlare di vita dopo la morte, come dimostrarono le tante esperienze di premorte, di coloro che ritornano alla vita. In questo saggio l'autore sottolinea il Postulato dell'Essere: "Uno è la totalità di ciò che esiste ed è dinamico, olistico e vuol conoscere se stesso". E il tutto è più della somma delle parti. "Scienza e spiritualità unite possono produrre qualcosa di incommensurabilmente più potente della loro somma, proprio come l'unione di un protone con un elettrone forma un atomo di idrogeno". Ne deriva che alla base della realtà non c'è competizione, bensì collaborazione. Faggin insiste che fino ad ora la fisica ha studiato esclusivamente l'esteriorità dell'uomo e che adesso è giunto il momento di indagare l'interiorità dell'uomo: "Noi non siamo solo un corpo fisico. Questo non descrive la nostra umanità. Noi siamo esseri spirituali imprigionati in un corpo fisico, simile a una macchina. Ma siamo molto di più di una macchina". Questo saggio mi ha riportato alla mente "Il Tao della fisica" di Fritjof Capra, dove l'autore faceva un parallelo tra la fisica quantistica e i testi mistici indù e cinesi. Anche questo era un tentativo di mettere in relazione esteriorità con interiorità Il saggio presenta una parte iniziale non facile ma procedendo diviene sempre più interessante.