A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia

Paolo Pisanò (09/01/2021) - Voto: 5/5
Emozione Italia. Sentimento inesprimibile che impasta le gioie e i tormenti della nostra più intima essenza d’Italiani con un idioma splendido, raffinato e corposo al tempo stesso. Per scoprirne le origini bisogna risalire nei secoli fino a settecento anni or sono e incontrare un poeta fiorentino senza uguali (Dante Alighieri) capace di spalancare le porte del Paradiso (italico e non solo) con un’opera immortale (La Divina Commedia) dopo averlo meritato lui stesso attraversando prima l’Inferno e il Purgatorio per rinascere nel cuore del suo cuore fino a esserne degno. Il vero giornalista inviato speciale si muove con gli occhi bene aperti e ascolta a orecchie dritte per impadronirsi a fondo della realtà che deve riferire fedelmente ai lettori. E per riuscirci deve mettere la sordina alle proprie ubbie ideologiche. A volte questa fedeltà può costare parecchio, anche la vita. Ma chi ha il giornalismo nel sangue non le resiste. Aldo Cazzullo è un campione del giornalismo che si è assegnato un’inchiesta dentro il poema italico per eccellenza alla scoperta del suo (nostro) amore per l’Italia. E per indagare sulla sua (nostra) Italianità, egli non poteva che risalirne la storia di sette secoli fino a osservarla da vicino nell’opera fondamentale di quel poeta fiorentino senza uguali che ci ha donato lingua e coscienza della nostra identità nazionale. Identità oggi problematica, straziata com’è ancora dal dramma catastrofico del primo Novecento che ha visto l’Italia, di secolare consistenza culturale ma politicamente imberbe come Stato unitario, salire prima da protagonista sul proscenio del mondo per poi precipitare, nel giro di soli vent’anni, soccombendo nel proprio sangue aggredita da una violenza straniera disumana e annientatrice, invasa, stuprata, massacrata orrendamente (anche incistandole una lotta fratricida senza quartiere per uno scopo rivoluzionario irrealizzabile), conquistata infine dagli invasori e da costoro assoggettata concedendole la ripresa del benesser
GG (30/12/2020) - Voto: 4/5
In affascinante viaggio alla scoperta di Dante con aneddoti e collegamenti per nulla banali o scontati.
Mariopolis (27/12/2020) - Voto: 5/5
Per tre giorni Aldo Cazzullo è stato il mio Virgilio personale e mi ha condotto nell'inferno dantesco. Al termine della lettura ho perdonato le mie insegnanti d'italiano che della Divina Commedia mi spiegarono poco e nulla, non era un argomento facile da spiegare a dei ragazzini... Lettura bella, piacevole e scorrevole che ti fa amare l'opera dantesca e ti fa riscoprire la gioia di essere italiano. La considero una lettura imprescindibile.
elj (18/12/2020) - Voto: 4/5
testo ben scritto, divulgativo, sulla Commedia dantesca nell'anniversario
Attilio Alessandro Bollini (30/11/2020) - Voto: 5/5
Mi ha riportato alla mia giovinezza quando la nostra insegnante di lettere ci fece studiare tutto l'inferno... e mai Studio ci sembrò più pesante allora e più gradito ora, nella maturità della vita. A distanza di sessanta anni ricordo ancora tutto! Bellissimo libro questo di Cazzullo: il mio libro della memoria.