Tatà

Pino (12/12/2024) - Voto: 2/5
Non sono riuscito a finirlo: troppi avanti e dietro nel tempo, troppi personaggi che rendono pesante e faticosa la lettura. Mi dispiace perché ho adorato "Cambiare l'acqua ai fiori" e la Perrin con questo libro mi ha molto deluso.
Attilio Alessandro Bollini (10/12/2024) - Voto: 5/5
...e commovente!
Antonietta Mirra (09/12/2024) - Voto: 4/5
Tatà di Valerie Perrin è un romanzo che si sviluppa in un crescendo di emozioni, scavando nelle dinamiche familiari e nel peso dei segreti, attraverso una narrazione che alterna presente e passato in modo preciso e chirurgico. La storia si apre con una telefonata che sconvolge la vita della protagonista, Agnès Septembre. La notizia della morte di sua zia Colette, trovata senza vita in una casa a Gueugnon, sembrerebbe una comunicazione dolorosa ma ordinaria, se non fosse che Colette era già morta tre anni prima e sepolta con un funerale ufficiale. Questo evento innesca un’indagine che spinge Agnès a tornare nella città della sua infanzia, dove si troverà a fare i conti con i misteri della zia, ma anche con le proprie emozioni irrisolte.  Valérie Perrin adotta uno stile intimo e coinvolgente, in grado di alternare momenti di profonda introspezione a dialoghi vivaci e realistici. La sua capacità di descrivere i dettagli quotidiani rende il mondo di Tatà vivido e autentico. Le descrizioni dei luoghi, come la bottega di Colette o il cimitero di Gueugnon, aggiungono una dimensione visiva e atmosferica alla narrazione.  Tatà è un romanzo che parla al cuore e alla mente, un’opera che invita il lettore a riflettere sulla complessità delle relazioni umane, sull’importanza di comprendere il passato e sull’ambiguità morale delle scelte che definiamo “giuste”. Una storia che ci ricorda che non sempre esistono risposte definitive, che le persone che amiamo restano, in fondo, un enigma. E forse è proprio questa l’eredità più preziosa che possiamo ricevere: la bellezza di continuare a cercare, anche quando la verità si nasconde tra le pieghe del non detto. 
Marialisa (03/12/2024) - Voto: 2/5
Ni. Valerie Perrin non ha una scrittura leggiadra però sicuramente di spessore, ma questo suo ultimo romanzo l'ho trovato pesante, a tratti angosciante. E poi il colpo di scena nel finale anche no.... Peccato.
Rolex5806 (01/12/2024) - Voto: 5/5
Non servirebbero altri aggettivi per definire quest'ultima fatica di Valérie Perrin. Romanzo in alcuni passi addirittura commovente con dialoghi coinvolgenti che toccano l'anima. Di primo acchito potrebbe sembrare "caotico" per la moltitudine di personaggi e la sequela di situazioni che sembrano l'una slegata dall'altra, ma che trovano un unico filo conduttore nella grandiosità del plot letterario. Un'altra prova maiuscola di questa eccezionale scrittrice