Il racconto dell'ancella

Michele (19/09/2019) - Voto: 5/5
Ormai un classico senza tempo. Indispensabile una rilettura per l'uscita del nuovo romanzo. Consigliato!
Giulia (18/09/2019) - Voto: 5/5
Che scoperta! Tendo a non voler leggere libri di cui si parla tanto, ma per fortuna ho letto questo. Romanzo inquietante, ansiogeno anche, che mi ha tenuto incollata alle pagine. Distopico, si, ma abbastanza realista da poter essere vero, tra qualche decennio, e quindi terrorizzante. Scrittura scorrevole, non vedo l'ora di leggere il seguito.
vn (26/08/2019) - Voto: 5/5
M. Atwood crea un mondo nuovo e stupefacente dove le storie di potere e schiavitù si intrecciano tra di loro in maniera spettacolare. Davvero un capolavoro.
Giordano Bruno (09/06/2019) - Voto: 3/5
Il futuro/presente distopico raccontato dall'ancella di questo romanzo è davvero qualcosa di triste e deprimente. Non c'è una gran trama e per di più è raccontata con un misto di flashback, digressioni e divagazioni varie. Lettura non impegnativa quanto a stile, si legge con scorrevolezza, ma non intrigante e appassionante quanto la bella e premiata serie tv che ne è stata tratta e che, pur nella sua lentezza, ne esaspera gli aspetti più crudi e violenti (il romanzo corrisponde alla prima stagione che gli è piuttosto fedele). Geniale però, alla fine del romanzo, l'appendice "storica" che dà a tutto il racconto un sapore particolare conferendogli un tocco di realismo che il racconto in sé non sempre riesce ad avere (molto spesso mi è sembrato raccontasse un brutto sogno dai contorni sfilacciati). Primo romanzo della Atwood per me, probabilmente non sarà l'unico, autrice molto interessante. Prossimamente in pubblicazione il seguito, sono curioso di sapere che direzione darà alla storia l'autrice visto che dalla seconda stagione la serie tv si è spinta ben oltre la vicenda originale.
Carezze di carta Blog (31/05/2019) - Voto: 5/5
E' una storia a frammenti, che non parla d'amore, di tramonti, temporali. Parla di un mondo intessuto ...di bisbigli, di supposizioni, di segreti insondabili, di parole non dette, movimenti sotterranei e silenziosi" La fede è una parola ricamata, imposta con la minaccia. Galaad indubbiamente patriarcale nella forma, è matriarcale nel contenuto. Donne che controllano altre donne e che, in assenza di potere, usano un timido riflesso concesso proprio contro le loro simili. Questa è la storia di Difred, l'ancella. Una donna ridotta ad un contenitore che non è libera neanche nei suoi pensieri perché ricordare è anche un po' sperare e non è permesso. Vive in una società puritana che ostenta un moralismo repressivo mentre nei sotterranei del cuore intesse scappatoie emotive. Emozionante, agghiacciante ed evocativo. Un romanzo da leggere. Sul nostro blog c'è lo spazio che merita.