Rosalinda (03/09/2024) - Voto: 5/5

Tutta la vita che resta dopo…quel momento, quell’istante, quando un fatto, una notizia, ha braccato esistenze, pietrificate, relegandole in condizioni solo di sopravvivenza, che nulla hanno di edificante e di speranza. Con una scrittura accurata, didascalica, Roberta Recchia parte dalla cronaca di un fatto scellerato, mescolato a umori corporali, a fremiti animaleschi, per raccontare l’annichilimento di una famiglia, generato da un cambiamento profondo per un dolore inaccettabile, irrecuperabile. L’incrocio di storie di personaggi chiave giocano un ruolo sapiente per raccontare non solo la storia, ma quanto l’animo umano ha sempre bisogno di aiuto, per emergere da una condizione di morte dell’anima. Solitudini che si incrociano, quella di Marisa di Stelvio di Emma di Miriam di Corallina e di Leo, mentre restano ognuna nella propria nicchia scavata dal dolore, e piano, quasi in un sussurro, riprendono l’afflato vitale, nell’accettare l’ascolto, la presenza di chi , nell’ altrettanto bisogno, diventa un’ancora di salvezza a cui aggrapparsi. BUONA LETTURA!

Veronica (02/09/2024) - Voto: 5/5

Una storia bellissima, commovente, fantastica!

Eleonora (02/09/2024) - Voto: 5/5

Ho letto questo libro per le sue recensioni positive e devo dire che è stata una bellissima lettura. Scrittura scorrevole, personaggi ben descritti e tutti a modo loro positivi. Ti fa affezionare ai personaggi. Un libro che ti dispiace finire di leggere. La storia è davvero bellissima ed emozionante. Ne consiglio la lettura

rosanna (30/08/2024) - Voto: 5/5

racconto coinvolgente letto in poco tempo peccato averlo finito scritto molto bene da non perdere assolutamente ci si sente catturati dai personaggi dalla loro storia bravissima scrittrice!!!!

Margy (27/08/2024) - Voto: 5/5

Che dire? un esordio strepitoso per l autrice che mi ha tenuta incollata fino alla fine del libro anche con una certa suspance....mi e' piaciuto molto lo stile scorrevole e la trama ben articolata...con lievi. incongruenze che nulla tolgono alla bellezza di questa storia! Complimenti Roberta!