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Il fiume del male
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Giglio
(27/12/2021) -
Voto: 5/5
Con questo romanzo il personaggio di Pendergast ha ripreso vita anche grazie al l'affiancamento del nuovo partner. Ma anche la presenza costante di Costance Greene ha reso la lettura brillante.
Rosanna
(07/10/2021) -
Voto: 5/5
Romanzo ben scritto e con un intreccio interessante. L'avvenimento che fa partire le indagini mi ha ricordato un fatto realmente accaduto, e cioè il ritrovamento su una spiaggia del Canada di piedi dentro a scarpe, portati dalla marea. Devo dire che Preston e Child costruiscono una ipotesi molto creativa e mostrano inventiva. Si arriva a qualche elemento anche poco credibile, ma si sa: questi libri si leggono perché mescolano avventure e suspense. Consigliato.
Davide
(06/07/2021) -
Voto: 5/5
Semplicemente notevole, Pendergast non delude mai!
Gabe
(06/07/2021) -
Voto: 3/5
Il ritorno (sempre gradito) dell'Agente Pendergast. Adoro questo personaggio e questo romanzo non è male, diciamo nella media. Ma per la virtute manca sempre qualcosa negli ultimi anni. Ci vorrebbe un nuovo segreto di famiglia, un intrigante trasferta venata di giallo o di horror, una storia gotica nel quale esprimere al meglio le potenzialità di Aloysius Xingú Leng Pendergast e della Signorina Constance Greene. Stiamo a vedere cosa ci regalerà il prossimo parto del duo Preston e Child
Fabio S.
(08/06/2021) -
Voto: 2/5
Questa volta Preston&Child non centrano l'obiettivo! Che delusione! Il romanzo sembra costruito senza chiarezza su cosa voglia essere raccontato: una serie piuttosto banale di passaggi che non hanno la finezza investigativa tipica di Pendergast, troppe descrizioni e un susseguirsi di nomi toponomastici che, anzichè dare realismo al libro, lo appesantiscono, personaggi inseriti e poi abbandonati senza un senso, "risoluzioni" delle situazioni complesse troppo assurde, come le spiegazioni finali; nei libri con Pendergast la sospensione dell'incredulità è sempre stata necessaria, ma in questo romanzo si cade nell'impossibilità totale, senza dimenticare alcune americanate da romanzo di serie C. Si salva poco di questo ultimo lavoro della coppia, neppure Pendergast riesce a bucare le pagine come ha sempre saputo fare e la sensazione è quella di un libro scritto senza certezze, senza chiarezza, sensa lucidità, come se gli autori non avessero alcuna storia da raccontare e non facessero nulla per dare originalità, scadendo nell'action mal gestito e troppo surreale. Solo la prosa è rimasta la stessa, ma non basta a salvare tutto il lavoro. Sconsigliato a chi aspettava il ritorno di Pendergast in grande stile, nulla a che fare con i buoni lavori della serie; consigliato a chi non ha nessuna pretesa.
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