Lorena (26/02/2024) - Voto: 5/5

Un thriller a regola d'arte. Intriso di tensione crea dei veri e propri stati d'ansia ma non lo lasceresti mai. Fantastiche le ambientazioni. Vivamente consigliato.

Elsa M. (27/01/2024) - Voto: 3/5

E' il primo libro di Carrisi che abbia letto. Stile narrativo da autentico maestro, ti tiene incollato alla pagina, con il fiato sospeso e non vedi l'ora di sapere come evolverà la storia. Delusione per la scelta del "villain", prevedibile, e per il finale che definirei surreale.

Silvia (23/01/2024) - Voto: 4/5

Parliamo di Carrisi, quindi è ovvio avere uno standard altissimo e questo è il motivo per cui, paragonando questo libro ai precedenti scelgo di non dare il massimo. Le prime pagine non sembrano scritte da lui, sono rimasta un pò spiazzata..poi andndo avanti si riconosce il suo stile inconfondibile,. Ci sono però dei momenti davvero surreali che distolgono l'attenzione ed il finale è frettoloso e un pò "sopra le righe"...ma stiamo ovviamente parlando di un ottimo thriller e di un autore magistrale.

Floriano (22/01/2024) - Voto: 5/5

Non avevo ancora letto nulla di Carrisi. Questo mi è stato regalato per Natale da amici carissimi Ed è stato una splendida folgorazione È un giallo/thriller che una volta letto ti lascia in bocca un sapore pieno, piacevole anche se intriso di amarezza, con un sottile finale hitchkockiano che naturalmente non svelo Assolutamente da leggere, non delude certamente Voto 8

Antonio Giordano (22/01/2024) - Voto: 5/5

Donato Carrisi si conferma maestro nell'intrecciare trame intriganti e coinvolgenti. Nonché nel tenere il Lettore con il fiato sospeso fino alla fine., Anche grazie ai capitoletti brevi che lasciano un senso di non sazietà e spingono a divorare altre pagine. Ogni volta la storia sembra conclusa in maniera verosimile, ma vedendo lo spessore delle pagine rimanenti capisci che ci saranno altri sviluppi e colpi di scena. La suspense rinasce come l'araba fenice dalle sue ceneri! La storia si svolge nell'arco temporale di circa 13 anni. I personaggi sono tutti tratteggiati in chiaroscuro, ognuno con le sue fragilità e i suoi difetti, a cominciare dalla madre anaffettiva, al Capo Gasser, alla rapitrice etc. L'unico perfettino, e perciò più sciatto e anonimo dal punto di vista letterario, è il Prof. Lamberti. C'è qualche assunto inverosimile nella trama, tipo che Bianca Sterli fa sparire la figlioletta morta e nessuno nel piccolo borgo si accorge di nulla, ma per il resto è un ottimo thriller di piacevolissima lettura.