La casa delle luci

Hadar (25/02/2023) - Voto: 3/5
Grande tensione fino quasi alla fine, nello stile secco e sincopato di Carrisi, ma alla fine si svuota come un palloncino che perde aria da un buco. Peccato
lindalettrice (22/02/2023) - Voto: 5/5
Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, chiamato anche “l’addormentatore di bambini”, riceve la chiamata di una donna che si presenta come Maja Salo, la quale chiede il suo aiuto: Eva, la bambina a cui deve badare, da qualche tempo non è più sola. Le due abitano in una grande casa isolata e contano solo sull’aiuto di una governante, dei genitori non c’è traccia. La situazione particolare lo spinge ad accettare un incontro con Eva. La bambina ha un amico immaginario, che parla attraverso di lei, e a Gerber bastano poche parole per capire che lui quella voce la conosce bene, quel bambino scomparso lo cercava e conosce un suo segreto d’infanzia: Pietro Gerber a undici anni è morto. Non ve lo so spiegare a parole quello che mi succede con i libri di Carrisi, ma su di me ha un po’ l’effetto che ha Gerber sui bambini, mi ipnotizza. Ha uno stile assolutamente inconfondibile e solo suo. Quando dico che Carrisi è il mio scrittore preferito lo dico con profonda convinzione e spesso mi ritrovo a regalare i suoi libri. Dei tre libri su Pietro Gerber sicuramente è stato il mio preferito. L’ho amato dall’inizio alla fine e ho molto apprezzato la scelta di parlare del passato dell’uomo, perché ci aiuta a comprenderlo meglio come personaggio. Se avete letto i tre testi saprete che Pietro Gerber è un personaggio molto enigmatico, tutt’altro che facile da capire, ma magistralmente costruito da Carrisi. Nonostante la mole di pagine i capitoli sono piuttosto brevi e scorrono a meraviglia, è un libro che si legge in pochi giorni. Dal libro è stata tratta la favola dark “Eva e la sedia vuota”, uscita a pochi giorni di distanza ed edita Longanesi.
Sergio (09/02/2023) - Voto: 2/5
È il secondo libro che leggo di questo autore e, nonostante una scrittura molto scorrevole, trovo la trama basata su presupposti troppo fantasiosi e lontani dalla realtà, non sufficientemente giustificati da scienze che trattano di occulto e ipnotismo. Tutto gira attorno a quella che in gioventù ho conosciuto come un semplice gioco al nascondino, che qui, come gioco dei ceri, assurge a chiave di volta di una vicenda, incompleta per la parte riguardante la misteriosa ragazzina è improponibile per il resto. Questo pensando a come Iscio potrà giustificare la sua costituzione in Questure per aver taciuto fino ad allora quell’improponibile strangolamento di un bimbo più piccolo di lui….perché nessuno gli aveva ancora detto Arimo?
Pier67 (06/02/2023) - Voto: 5/5
Lascia il lettore senza un attimo di respiro. Non si riesce a smettere di leggere,
DianaDelGiusto (01/02/2023) - Voto: 3/5
Donato Carrisi è un eccellente scrittore, capace di giocare con le parole e di tenere il lettore incollato fino alla fine. Eppure, come nel caso della trilogia di Marcus, i capitoli successivi diventano inverosimili, fino a stancare... Dopo lo sconvolgente finale del "Tribunale delle anime", questo assomiglia a quello di una triste serie TV!