Il pittore di anime

Silvia (03/01/2020) - Voto: 5/5
Libro molto bello, corposo, ricco di storia, ma anche di sentimenti. Da una panoramica molto dettagliata sulla vita a Barcellona nel primo decennio del Novecento.
Roberto (01/01/2020) - Voto: 2/5
Ho fatto fatica a leggerlo: troppe pagine inutili, perse in descrizioni minuziose di particolari inutili, troppa enfasi nella descrizione di fatti, personaggi e situazioni. Falcones ha perso lo spirito e la scrittura che avevano caratterizzato "La cattedrale del mare". Per come è stato scritto il libro non mi è piaciuto ed è un peccato perchè, ove fosse stato scritto in modo più "asciutto", aveva potuto essere un bel libro. Meriterebbe, per me, una stella, ma ne dò due in ricordo dei precedenti.
Letizia (24/12/2019) - Voto: 4/5
Bello
PIER (27/11/2019) - Voto: 3/5
Considero la Cattedrale del Mare il miglior romanzo di Falcones , purtroppo non posso dire altrettanto di questo suo ultimo lavoro...Lungo, con troppe e lunghe descrizioni non necessarie(le portate dei banchetti, le preparazioni in cucina, le costruzioni e i materiali impiegati...)insomma un passo falso per un autore in cui si evince il suo amore per Barcellona ma che non mi ha particolarmente emozionato. Sicuramente valide la ricostruzioni storiche, ben descritti i personaggi ma, di sicuro, poteva essere molto meglio. Peccato, speriamo nel prossimo...
Elena (21/11/2019) - Voto: 4/5
Personalmente questo libro mi è piaciuto più dei precedenti, con lati positivi e negativi. I positivi sono l'ambientazione e il contesto storico, descritto con dovizia di particolari (tanto che sono arrivata ad immaginare e desiderare di andare a Barcellona, che non ho mai visitato), la presenza di una storia che dà l'occasione di descrivere tale contesto (anche sotto il profilo sociale), il fatto che non mi sono annoiata leggendo delle vicissitudini di Dalmau ed Emma, infine la conclusione che ha ricomposto i punti sospesi (qui interviene una mia debolezza, in generale mi piacciono i lieti fini). Tra i lati negativi, alcuni episodi un po' surreali che hanno visto protagonista Emma, al punto che me la sono figuarata col costume di Wonder Woman, l'anticlericalismo molto calcato e troppo spiccato rispetto al resto del contesto, la presenza di un po' di inutili pagine, soprattutto sul finale, inserite per allungare un po' la storia ma che non avevano alcun valore aggiunto, ed infine alcune descrizioni che mi sembravano proprio copiate dalle fonti e non rielaborate, come è giusto che sia. Voglio però dare quattro punti perchè, forse, mi aspettavo di peggio.