Il pittore di anime

Lea (14/04/2021) - Voto: 3/5
Peccato, poteva essere assai meglio. Ricevuto come regalo, diciamo che non è proprio così scorrevole e per certi versi alcune parti poteva anche ometterle. Parlo soprattutto di scene erotiche (per non usare un altro termine) o per certe descrizioni prolisse che è stato difficile concludere. Non un disastro, intendiamoci (e i traduttori credo abbiano fatto del loro meglio per salvare capra e cavoli) ma niente di che... giusto una sufficienza.
LM (10/01/2021) - Voto: 2/5
Tengo a precisare che il libro mi è stato regalato e, dopo la lettura de "La cattedrale del mare", non mi aspettavo granché. Aspettative confermate. Iniziamo dai pro: Falcones descrive un periodo storico di Barcellona, del quale è un entusiasta studioso, rivoluzionario, ed in particolare descrive l'ascesa del Modernismo, facendo conoscere questo aspetto. Fine. Ora veniamo ai contro: la scrittura è pesante, ripetitiva fino al parossismo, potrebbe essere molto più breve e leggibile, la trama è prevedibile, il finale scontato (ho letto in qualche recensione che somiglia ad un Harmony, ed è vero), l'espediente dei due trinxeraires come due putti/diavoli che si intromettono nella vita dei protagonisti è davvero sconcertante e mi fa pensare ad un tentativo molto mal riuscito di emulare la descrizione del monello di Hugo. Sulla questione dei dettagli morbosi degli amplessi sessuali non mi dilungo, lo fa anche Follett, che Falcones cerca di seguire senza successo. Ho pensato varie volte di abbandonarlo, ma ho resistito alla tentazione. Insomma, un altro fiasco.
Alinghi (08/09/2020) - Voto: 5/5
Ottimo libro, grande storia d'amore in uno scenario magistralmente dipinto sia come periodo storico, che politico ed artistico. Voto arrotondato per eccesso: il libro nella sua parte iniziale si perde spesso in descrizioni eccessive, mentre la trama è immobile. Quando quasi tutti i personaggi ti lasciano qualcosa dentro, vuol dire che il libro è valido e da consigliare
Mauro (25/05/2020) - Voto: 3/5
Premetto che ho letto tutti i libri di Ildefonso Falcones trovandoli sempre interessanti, anche perchè ciò che è accaduto in Spagna, in particolare a Barcellona, dal medioevo alla prima guerra mondiale non è oggetto di studi nelle nostre scuole. Questo romanzo descrive infatti quanto accaduto a Barcellona dal 1901 al 1909, e come al solito lo scrittore li ha intrecciati con la storia fantasiosa di due personaggi principali come un ceramista, diventato poi il grande "pittore di anime", di una donna anarchica prima e socialista dopo che combatte in difesa degli operai ed è costretta a subire di tutto; è l'inizio della lotta per l'eguaglianza tra gli uomini e le donne, donne che erano ancora considerate oggetti e quindi sfruttate dalla società. Tutto il periodo di circa dieci anni è quello della rivoluzione industriale di Barcellona, i ricchi industriali sfruttavano i poveri lavoratori pagandoli una miseria e calpestando i loro diritti; a niente servivano scioperi e manifestazioni. I molti licenziamenti causavano sempre più povertà e così aumentava la prostituzione e la malavita. In questo contesto "Il pittore di anime" dovrà lottare per la propria sopravvivenza e non gli è sufficiente essere considerato un genio della pittura, la sua estrazione popolana cozza contro le ricchezze degli industriali e contro la nobiltà, entrambe appoggiate dalla Chiesa. La storia dei due personaggi principali è poca cosa se confrontata con la storia di Barcellona, e questa volta non mi ha appassionato come in altri romanzi dello scrittore. Le descrizioni dei luoghi e degli eventi storici talvolta sono troppo lunghe, ad un certo punto mi sono stancato di leggerle ed automaticamente mi sono costretto a saltarne alcune concentrandomi solo sulla storia dei due personaggi principali.
y. (17/05/2020) - Voto: 3/5
Il romanzo è molto descrittivo ,gli avvenimenti storici né fanno da padrona e non sono riuscito a sentirmi trascinato nella lettura come in altre occasioni.