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L' ultimo faraone
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Fabio
(15/05/2017) -
Voto: 2/5
Nella postfazione W dichiara che questo romanzo lo ha scritto da solo e dobbiamo credergli.Tuttavia la storia ,che è il seguito del "Dio del Deserto",crea non poca confusione nel ciclo egizio ed è scritta in modo quasi infantile,sicuramente senza quella intensità e caratterizzazione dei personaggi tipica degli altri romanzi dell'Autore. Anzi Taita sembra la caricatura di se stesso,vanesio e un po' stordito,lontano parente dell'uomo colto e coraggioso degli altri romanzi. Francamente era meglio chiudere il ciclo con "Alle fonti del Nilo",magari anche per Taita che aveva infine ritrovato virilità e amore.Sorprende non poco che i personaggi di quel romanzo vengano qui integralmente sostituiti con altri del tutto nuovi e non poco antipatici e superficiali,con il nostro nuovamente riportato alla originaria condizione di eunuco.Insomma ci troviamo di fronte a una seguito alternativo delle puntate precedenti,con quanta consapevolezza dell'Autore non saprei dire. Peccato,fate a meno di leggerlo,per non rimanere delusi,come lo sono stato io.
Antonio
(05/05/2017) -
Voto: 5/5
"È questa la maledizione del vivere molto a lungo: sopravvivi a tutte le persone che ami". Una sola parola: spettacolare! Non è mai stato un mistero che questa saga è la mia preferita di Wilbur Smith (libri tutti bellissimi... tranne uno: "Alle fonti del Nilo", il 4° della serie) e, visto che con questo 6° volume le vicende di Taita sembrano giunte all'epilogo finale, quasi quasi, ora che ho finito di leggerlo, mi sento come se avessi appena perso qualcuno o qualcosa a cui ero affezionato. Ancora una volta, anzi per l'ennesima volta, il libro ti cattura per la bellissima trama (infarcita ben bene ed in egual misura di intrighi politici, tradimenti ed amore), per l'ottima caratterizzazione dei personaggi e per la straordinaria descrizione dei paesaggi.
Roberta
(26/04/2017) -
Voto: 4/5
Wilbur Smith é uno dei miei scrittori preferiti e anche se alcune parti sono un po' lunghe l'ho gradito lo stesso,come "Quando vola il falco",il primo libro che ho letto di Wilbur Smith...
giulio
(19/04/2017) -
Voto: 2/5
che peccato vedere un grandissimo nome della letteratura d'evasione, ammesso che esista questo genere letterario, "usato" dalle case editrici per vendere, vendere, vendere. sono completamente d'accordo con le recensioni negative che mi precedono....ancora peggio, se possibile, degli ultimi della serie egiziana. come rimpiango Orizzonte!! voglio rileggerlo al più presto, il mio ricordo della magia dell'Africa di Wilbur Smith deve restare intatto!!!
evandro
(19/04/2017) -
Voto: 1/5
povero smith,libro che si puo' definire magnanimamente " orribile"!!! scritto male , personaggi di un egocentrismo esasperato, trama patetica.............. dove e' finito il wilbur di un tempo??? ma l'ha scritto veramente lui??? mah!
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