paola (18/05/2012) - Voto: 4/5

Bel libro in cui si mescolano perfettamente simpatia, suspence e intrighi tra i personaggi, anche a livello famigliare. Da leggere in un sol fiato, a parte il finale che e' lievemente intrecciato...

jessica (18/05/2012) - Voto: 5/5

ciao volevo rispondere al sondaggio di elana anche io mi trovo perfettamente concerde cn te preferisco di gran lunga claudio... comunque i libri della gazzola sono veramente divertentissimi non vedo l' ora che esca il seguito!

Giulia (16/05/2012) - Voto: 3/5

Carino, leggero, niente sangue a fiumi né tanto meno un tipico chick lit. Nonostante le numerose scrittrici straniere di serie thriller, nonostante l'enorme quantità di fiction di questo genere, Alessia Gazzola è riuscita a creare un personaggio femminile che trasuda italianità da tutti i pori senza diventare macchiettistico. Forse «tutto questo Alice non lo sa», ma mescolando i punti forza di generi diversi è nata una protagonista che, se non unica, è di certo molto brava a catturare e fissare su di sé gli occhi dei lettori.

Sabrina (09/05/2012) - Voto: 5/5

E brava Alessia Gazzola! Avevo letto l'Allieva e non mi aveva esaltato, anzi.. tuttavia il romanzo aveva un certo non so che, che mi invogliava a dare una prova d'appello.. ecco dopo aver letto Un segreto non è per sempre non vedo l'ora di leggere un'altra avventura di Alice. La scrittura e la verve di Gazzola è molto molto migliorata, il romanzo è gradevolissimo e i personaggi simpatici e accattivanti!!

Elena (07/05/2012) - Voto: 4/5

Anche a me e' piaciuto, anche se non do il massimo perche' alcuni, marginali aspetti secondo me potevano essere resi meglio. Ma comunque e' un buon libro, i personaggi principali sono ben approfonditi, la storia e' intrigante, i comprimari simpatici e ben caratterizzati (mi piacciono moltissimo Marco e Alessandra). Sono contenta che sia previsto un seguito perche' effettivamente troppi punti sono irrisolti o meglio sospesi. Lancio un sondaggio tra le lettrici: preferite Claudio o Arthur? Io sono per Claudio... per quanto affascinante, Arthur mi sta troppo antipatico, con la sua sindrome da insoddisfatto cronico!