La bibliotecaria di New York

Momenti_letterari (20/11/2025) - Voto: 5/5
L'America delle grandi opportunità, la società delle ineliminabili discriminazioni: tutto è compendiato, con non poca sofferenza, in questo romanzo dal sapore autobiografico che racconta la vita di una donna straordinaria, la bibliotecaria Belle da Costa Greene. Realmente esistita nel periodo della Belle Époque, ha raggiunto il successo conquistando la fiducia di Pierpont Morgan con impegno e dedizione e trasformando la Morgan Library di New York in una vera e propria Istituzione di cultura. Belle era donna intelligente e colta, sempre alla ricerca di preziosi manoscritti, prime edizioni e rari tesori d'arte, scaltra nelle trattative quanto e più dei suoi colleghi uomini. Eppure, nonostante queste innegabili doti che l'hanno consacrata tra le donne di successo più importanti del mondo, Belle è stata costretta a nascondere il segreto della sua pelle di colore, inventando per tutta la vita la sroria di una discendenza portoghese per giustificare la pelle lievemente olivastra. L'America delle segregazioni razziali non era ancora pronta a riconoscere la parità intellettuale di tutti gli uomini: questa storia di incredibile coraggio, ancorché scritta con una prosa semplice e non particolarmente raffinata, racconta quanto è doloroso farsi strada da soli contro i pregiudizi e quanto è difficile, spesso, custodire e far crescere la versione più autentica di sé. Consiglio questo romanzo soprattutto per conoscere la storia di questa meravigliosa protagonista femminile.
Lalla278 (20/06/2024) - Voto: 4/5
È la storia vera, anche se romanzata di Belle, una giovane donna afroamericana, colta e intelligente che diventa, in una società razzista, una insostituibile dipendente del magnate newyorkese ultramiliardario, J.P. Morgan. Siamo all’inizio del 1900, in un periodo storico in cui regnavano le leggi Jim Crow, legge che applica la segregazione razziale (“separati ma uguali”) che per i neri comportavano la separazione fisica dai bianchi e la loro esclusione da settori occupazionali ad alto reddito ed il Ku Klux Klan (fondato nel 1865). Grazie alla loro carnagione chiara e alla lungimiranza della madre che convince i figli a spacciarsi per bianchi, Belle riesce a diventare famosa come esperta d’arte arricchendo la biblioteca privata dei Morgan e contribuendo alla sua apertura al pubblico. Un segreto pesante il suo, un segreto da mantenere a tutti i costi, ben sapendo che se venisse scoperto, comporterebbe l’arresto e forse la morte dell’intera famiglia. Un libro pieno di emozioni a volte contrastanti ma sempre ben descritte. Mi piace lo stile scorrevole di queste scrittrici privo di fronzoli e forzature. Una storia che merita di essere conosciuta e fa riflettere anche oggi. Da leggere.
Giulia (08/08/2023) - Voto: 4/5
Libro ben scritto, che tratta argomenti sempre attuali. La protagonista, un'eroina che però non è immune alla fragilità umana conduce un racconto che, seppur romanzato, si potrebbe definire storico. Piacevole e scorrevole alla lettura, consiglio.
Luisa (31/05/2023) - Voto: 5/5
Bellissimo romanzo "d'arte" ambientato ai primi del '900. Un periodo in cui imperversava il razzismo e la segregazione razziale. Qui si legge la storia vera, anche se un po' romanzata, di una donna che deve mascherare la sua vera identità per ottenere rispetto ed essere qualcuno. La vera tristezza che si prova, non è solo sapere dei linciaggi avvenuti all'inizio del '900 perché gli altri ti consideravano "diverso", ma l' angoscia più grande è rendersi conto che ancora oggi, a distanza di un secolo, tutto ciò che è "diverso" (disabile, gay, ecc.), fa ancora paura e viene fortemente discriminato. Ancora oggi non gli è concesso vivere liberamente la propria essenza di essere umano.
Megghi_9 (19/04/2023) - Voto: 3/5
Inizialmente pensavo fosse la solita storia di riscatto sociale, poi piano piano ho iniziato ad apprezzare il personaggio che tra l'altro non conoscevo e non sapevo fosse esistita davvero. Lettura leggera, senza lode né infamia.