Scrivere è un mestiere pericoloso

silvia s (15/06/2016) - Voto: 4/5
Quando ho visto che sarebbe uscito il secondo libro di Alice Basso mi sono segnata la data per andarlo ad acquistare e devo dire che non ha assolutamente deluso le mie aspettative.Come ho adorato Vani nel primo,ho continuato ad amarla ancora di più in questo secondo libro.Storia per niente scontata,si legge velocemente ed arrivati al termine si sente già la mancanza di Vani e del commissario. Complimenti all'autrice e spero a presto con il terzo!!!!
Massimo Gatta (08/06/2016) - Voto: 5/5
Perché cavolo ho aspettato 17 giorni per comprare il secondo romanzo della Basso? Forse perché pensavo che era impossibile scrivere un secondo libro come il primo, e che come sempre al secondo impegno crollano i miti; e poi perché stavo ancora assaporando la prima vicenda, la scrittura e quei dialoghi così ben scritti, equilibrati e diabolicamente intelligenti. E poi anche perchè adesso non avevo i soldi. Poi ho pensato: perché aspettare altri 17 giorni, farò qualche rinuncia e comprerò questo secondo libro. Porca miseria, Alice Basso, ma come fai a scrivere così bene? va bene che nella realtà una come Vani Sarca non esiste sennò tanti maschietti farebbero al coda per uscire con lei, o forse no, troppo intelligente e intuitiva e rompiballe, ma insomma una così è un piacere ascoltarla e, come adesso, leggerla in questa seconda avventura. Meno male che ho rinunciato alla pizza per uscire dalla libreria con sotto il braccio il libro. Letto d'un fiato. Rinnovo il cinque del precedente e aggiunto la lode.
Dany (06/06/2016) - Voto: 2/5
Tanto era bello e scorrevole il primo romanzo di Alice Basso tanto è lento e soporifero il secondo. E pensare che appena uscito l'ho comprato subito perchè Vani -la Lisabhet Salander torinese - è un personaggio davvero simpatico ma questo libro è davvero un pacco.