Scrivere è un mestiere pericoloso

Laura (31/08/2016) - Voto: 4/5
Dopo essere rimasta folgorata dal personaggio, riuscitissimo, di Vani Sarca in "L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome", ho trovato questo nuovo capitolo leggermente meno riuscito. Mi ha dato l'idea di un romanzo di passaggio. Vani è in qualche modo uscita dalla sua impermeabile solitudine, si è mischiata alla gente, si è sporcata le mani e le è anche piaciuto. In questa nuova avventura approfondisce l'amicizia - collaborazione con il commissario Berganza, il sostegno al suo piccolo clone Morgana, la capacità a cogliere la personalità di chi gli sta di fronte, nonché l'inaspettata scoperta di non essere così indifferente a Riccardo. Finale aperto che lascia prevedere che incontreremo ancora la affascinante ghostwriter torinese...
giancarla grandotto (14/08/2016) - Voto: 5/5
piacevole e originale,personaggi simpatici
Ely (01/07/2016) - Voto: 5/5
Abbiamo lasciato la nostra Vani nel culmine del suo momento sarcastico, ma con tante possibilità di fare. La ritroviamo che si è vendicata del suo ex fidanzato Riccardo, ha finalmente ottenuto l'aumento alla casa editrice e lavora anche come collaboratrice per la polizia. Sembra che a Vani vada tutto bene, ma con lei niente è mai come sembra. Il nuovo lavoro che la casa editrice le commissiona è la stesura di un libro di ricette raccontato dalla vecchia cuoca di una delle famiglie più in voga del Piemonte, peccato che per Vani questo non sarà affatto semplice. Vani è brava nel suo lavoro perché entra nella testa dell'autore, ma per questo libro deve imparare le più classiche ricette piemontesi, e Vani odia cucinare. Fosse per lei si alimenterebbe solo di birra scura e patatine al formaggio. Per fortuna che le viene in aiuto il commissario Berganza, che come buon commissario di polizia scapolo che si rispetti, è anche un bravo cuoco. I due, che si trovano sempre più spesso a lavorare insieme, instaurano un rapporto di reciproca confidenza che sembra crescere in qualcos'altro, ma Riccardo torna in scena dopo la vendetta subita, ed anche se la nostra amica è ancora scottata dalla storia, da buona atipica quale è ha voglia solo di fare una cosa, picchiarlo. Effettivamente non posso che darle ragione. Tanto per aggiungere un Po di movimento alla stesura del libro, al primo incontro la cuoca ammette di essere l'artefice di un omicidio di cinque anni fa, di cui è stato incolpato l'erede della famiglia per cui lavora. Ora Vani è in mezzo tra la stesura del libro, dove è necessario che lei impari a cucinare, e le indagini per l'omicidio, per capire se è davvero stata la vecchia cuoca a realizzare quanto ha confessato. Tutto questo ha come sottofondo l'amicizia di Vani con Morgana, la ragazzina sua vicina di casa, molto più simile alla nostra amica di quanto si possa pensare...
monica70 (30/06/2016) - Voto: 5/5
Ho atteso un anno per l'uscita del secondo libro di Alice Basso e l'ho divorato. Meravigliosa non ha deluso le aspettative che avevo e aspetterò con ansia anche il seguito.
Aldo (23/06/2016) - Voto: 5/5
Basterebbero i dialoghi tra Vani Sarca e la piccola amica Morgana per rendere il romanzo non solo bello ma di notevole fascino per tutti coloro che vanno a gettare soldi nelle scuole di scrittura. Certo, la scrittura non si insegna, o sai scrivere già oppure cosa vuoi imparare; ma si può migliorare il tono, lo stile, l'architettura. Date retta a me: sedetevi e imparate da questi dialoghi a tenere meglio in mano la penna. Così risparmierete qualche migliaio di euro e farete tre cose in una: leggerete un bellissimo libro spendendo solo pochi euro; imparerete a scrivere meglio, anche le vostre mail; trascorrete un paio di giorni a sorridere e a riflettere. Buona lettura.