Avevano spento anche la luna

cesare (01/03/2013) - Voto: 5/5
bellissimo, un libro che leggi tutto in un fiato. Ti fa conoscere una parte della storia di cui non si parla mai e ti fa conoscere che Stalin è stato alla pari di Hitler. Consigliatissimo da leggere assolutamente !!!!
Lorena (10/02/2013) - Voto: 5/5
..Camminammo mano nella mano, in silenzio. Rallentai il passo. "Andrius, sono... spaventata". Lui si fermò e si voltò verso di me. "No. Non devi esserlo. Non devi concedergli niente, Lina, nemmeno la tua paura". Questo libro va letto perchè è capace di immedesimarti nella protagonista Lina. Lo Stra-consiglio!
CARLO (21/01/2013) - Voto: 5/5
I lituani al mar di Laptev. L'inferno di ghiaccio nei lager comunisti Autore Grinkeviciute Dalia leggete non Vi sembra stessa storia?questa volta scritto da chi ha subito le crudeltà sulla pelle. :Come novello "Diario di Anna Frank", questo libro è il racconto della vita di una ragazza, primogenita in una famiglia di intellettuali, che era appena una studentessa di quattordici anni quando i sovietici la prelevarono a Kaunas e la deportarono nella Siberia artica insieme con la madre e il fratello, mente il padre veniva internato e ucciso in un lager degli Urali. I manoscritti del suo libro, conservati al Museo nazionale lituano, sono due e risalgono a periodi diversi e lontani. Il primo, nascosto e smarrito in un barattolo ritrovato quattro anni dopo la morte dell'autrice, descrive gli anni della deportazione. Il secondo, è un rifacimento, ampliato del primo, di quando Dalia, tornata da una seconda deportazione subita perché aveva sepolto nella cantina di casa la madre morta da clandestina, fu convinta da un'amica a riordinare e completare le sue memorie. Diventata nel frattempo medico, viene inoltre cacciata dall'ospedale, dove lavorava dopo aver scontato calunnie, persecuzioni e l'ostracismo del kolchoz. Una morte civile decretata dalle gerarchie comuniste lituane perché aveva osato scampare alle tombe di ghiaccio del Mar di Laptev per poterne raccontare l'ignominia. Inoltre il libro è impreziosito dai disegni di Gintautas Martynaitis. Ecco come, con i suoi occhi e la sua matita di bambino (aveva solo 6 anni ai tempi della deportazione), ha visto e disegnato la cattura e la vita dei deportati lituani al Mar di Laptev.
MGF (17/11/2012) - Voto: 5/5
Una storia bellissima e sconvolgente ti fa riflettere sul passato e lascia l'amaro in bocca. Consiglio di leggerlo.
Jambo (14/11/2012) - Voto: 5/5
Libro meraviglioso!! Si sente il freddo, solo come nelle opere di Mario Rigoni Stern. Un tema troppo poco conosciuto, di cui si è pubblicato quasi niente. Non lo dimenticherò!!!