Il mistero della gazza ladra. Le indagini del commissario Bertè

MSka (21/07/2024) - Voto: 4/5
Buono anche questo
Gaetano (12/05/2020) - Voto: 5/5
Piaciuto questo commissario. Dopo Montalbano e Rocco Schiavone, anche lui è entrato nel mio cuore. Bella la scrittura, l'ambientazione, il ritmo, la caratterizzazione dei personaggi. Simpatico, sognatore e allo stesso tempo con i piedi per terra questo commissario con il 'vizio' della scrittura. Carino il modo in cui il racconto che il commissario sta scrivendo viene alternato all'indagine che conduce nella vita reale. E poi, l'ho appena conosciuta, ma mi sono già affezionato al personaggio morbido e buono della Marzia.. Vorrei leggere gli altri libri.
nihil (03/04/2017) - Voto: 5/5
scorre bene, interessante la trama, ma l'impianto narrativo è un poco usurato. Le didascalie delle sue riflessioni alla fine, per quanto simpatiche, vengono a noia. L'intermezzo del racconto del commissario col pallino dello scrittore, distrae il lettore, non certo favorevolmente. E rimane una figura di commissario già letta troppe volte.
archipic (08/03/2017) - Voto: 3/5
Leggero passo indietro del Commissario Bertè; i precedenti romanzi sono stati caratterizzati da un miglioramento costante sia nello sviluppo della trama che in quello dei personaggi, in quest'ultimo, invece, la trama rimane sempre un po abbozzata così come le vicende personali del protagonista. Si ha l'impressione di un impegno non molto profuso in questo lavoro. Non è noioso da leggere, ma speriamo che nel prossimo si rivedano quelle qualità viste precedentemente.
Gi (24/08/2016) - Voto: 1/5
Come si dice anche in conclusione di questo libro: "ci sono più scrittori che lettori", ne consegue che siamo sommersi da libri. Guai ipotizzare una qualsiasi forma di censura ma sarebbe auspicabile un'autocensura da parte degli autori. Pur tenendo conto che qualsiasi mostricciattolo è bello per chi lo ha generato, praticando un po' di sana autocritica preventiva, forse, si potrebbero eliminare dell'inutile carta. Io ci casco sempre perché continuo a sperare di trovare qualche buon autore italiano di polizieschi. Venendo al Martini, mi sembrava che, a parte il primo veramente da principiante, stesse cercando di migliorarsi, sempre con tutti i suoi limiti; con quest'ultimo è precipitato negli abissi. Il Martini, per dire le autrici, forse legge/leggono troppi polizieschi altrui e di basso livello, sciommiottandone anche malamente il dire e il fare. Difficile elencare cosa non vada, manca di tutto; la parte migliore è il racconto inserito.