Il cognome delle donne

francesca (06/04/2025) - Voto: 5/5
bellissimo!
Roberta (07/03/2025) - Voto: 4/5
Un racconto molto femminile, ma alla fine chi spicca, per fragilita',debolezza ed incapacita' ad essere uomini, sono i personaggi maschili. Qui sono le donne che reggono le redini della famiglia una storia di resilienza.
Flavia (25/02/2025) - Voto: 5/5
La storia non ha niente di incredibile ma è impossibile non affezzionarsi a queste donne, soprattutto alle 3 ragazze. La lettura è veramente scorrevole, difficile lasciarlo anche solo per qualche ora.
Ale (24/02/2025) - Voto: 4/5
Un buon romanzo. Scritto bene e molto scorrevole.. Lo consiglio
Patrizia (21/01/2025) - Voto: 3/5
Un bel romanzo che si potrebbe facilmente annoverare tra le saghe familiari: le donne della famiglia Quaranta/Maraviglia sono le indiscusse protagoniste e la struttura narrativa dedica a ciascuna di loro una parte consistente del libro. Per prima a Rosa, la capostipite, poi a sua figlia Selma e quindi alle tre figlie di Selma. Sullo sfondo delle loro articolate vicende i momenti storici salienti del'900: il fascismo, la guerra, la nascita dei movimenti operai, il pontificato di Giovanni XXIII, il delitto Moro fino agli anni '80/'90. In primo piano la condizione femminile e la sua faticosa evoluzione a partire dalla innegabile verità che il cognome delle donne non esiste: una donna porta sempre e comunque il cognome di un uomo e l'affermazione della sua identità non è mai stata scontata. Ma i bei personaggi femminili di Aurora Tamigio rimangono impressi nella memoria soprattutto per i loro caratteri difficili, per le loro innegabili debolezze e per le scelte coraggiose. Belle pagine dedicate anche agli "uomini" del romanzo soprattutto a Sebastiano Quaranta, capostipite della famiglia, figura emblematica e affascinante di cui si percepisce la presenza durante tutto lo svolgersi della storia.