I miei giorni alla libreria Morisaki

I libri preferiti di Ale (02/09/2023) - Voto: 4/5
L’autore di questo romanzo riesce a trasportarci nelle moderna realtà giapponese, ma che al contempo sa conservare ancora un sapore antico, dove le piccole comunità di quartiere sono una colonna portante e la cultura un elemento prezioso da non disperdere. Ci insegnerà che proprio i libri possono rappresentare un’ancora di salvezza per l’anima afflitta, cosi come una forza ispiratrice che riesce a condurci fuori dalle situazioni difficili; sono degli amici fedeli con i quali trascorrere del tempo insieme e che sapranno allontanarci dalla solitudine e da quel senso insopportabile di vuoto che spesso avvertiamo, rappresentando anche una preziosa occasione per socializzare e per fare nuove amicizie. Alla fine, l’autore riuscirà a farci sentire dentro di noi il desiderio di trovare un luogo come la libreria di Morisaki dove rifugiarci e risollevarci l’animo. Per gli amanti dei libri, questo romanzo non può mancare nella propria biblioteca. Consiglio la lettura.
Marco (01/09/2023) - Voto: 5/5
Un romanzo assai carino, con una doppia storia che vede protagonista la Libreria Morisaka, un edificio di legno stracarico di libri di autori un po' fuori moda in una strada tra le più famose dedicate ai libri in Giappone. Scritto bene, molto delicato nello stile e una storia che non mi ha annoiato.
Fiorella (29/08/2023) - Voto: 2/5
Chi è stato come me in Giappone riesce a cogliere le sfumature del racconto. Dico sfumature, perché è la natura, padrona di quella terra, a imprimere il marchio di identità. Mentre leggevo (nonostante sia una traduzione, peraltro bellissima) mi chiedevo proprio che cosa mi faceva pensare al tratto giapponese. Infatti non è il racconto, abbastanza noioso, ma l'anima che sgorga dalla natura in tutte le sue manifestazioni. 🌸
Tommaso (17/08/2023) - Voto: 5/5
Mi ha incuriosito non poco, mi ha fatto venire voglia di visitare il Giappone e il quartiere delle librerie di Tokyo Consigliato come lettura estiva e il finale è aperto perchè c'è anche il seguito.
@lefrasipiubelledeilibri (04/08/2023) - Voto: 5/5
“Necessario”. Completamente attratta da questo libro, ho deciso di acquistarlo. Dentro me è da un po’ che sentivo la necessità di leggere qualcosa di bello e questo testo non mi ha delusa. “Comincia tutto a Tõkyõ, nel più grande quartiere di librerie del mondo”, precisamente a Jinbõchõ. Takako, la nostra protagonista, non se la passa benissimo. All’improvviso perde il suo amore e il suo lavoro; viene sbattuta letteralmente fuori dai suoi sogni. I giorni passano tutti uguali, aspettando forse qualcosa dal cielo… Qualcosa, davvero arriva, una chiamata da parte di Satoru, suo zio, che la invita a stare da lei per un po’ presso la libreria Morisaki, negozio di famiglia. Lei ricorda lo zio Satoru come un tipo strano, irresponsabile, ma nella condizione in cui si trova, questa appare decisamente una proposta conveniente. Dire che la sua vita cambia, sarebbe inesatto. Takako è presente con il corpo ma tutt’altro con la mente. Satoru con una scusa la invita ad uscire. Una sera soltanto. Takako non si preclude questa serata, nonostante non ne abbia voglia, pensando che una volta accontentato lo zio tornerà a passare le sue giornate nel futon (letto giapponese). Dopo una bellissima serata, gli occhi si aprono. Diversi personaggi saranno presenti in questa storia, ma della trama non dirò più nulla. “I miei giorni alla libreria Morisaki” è un libro di quelli che curano il cuore quando pensi che ormai niente ti tange ed è in grado di emozionarti. A tratti ironico, è stato bello sorridere tra queste pagine; ah e dimenticavo… si parla anche di libri! Perché passa in secondo piano questa cosa per me, perché è vero che l’ambiente è sognante, in quanto, per la maggiore, è nella libreria che si svolge la storia, ma non è essenziale. È l’insieme a fare di questo libro un libro meraviglioso. Provare per credere. Ovviamente non ero pronta a lasciare andare i personaggi, e così ho comprato anche il sequel la sera stessa in cui l’ho finito: "Una sera tra amici a Jinbocho"