La salita dei giganti. La saga dei Menabrea

@bloggingwithmissb (22/01/2023) - Voto: 5/5
Questo è il racconto della famiglia Menabrea lungo trent’anni di storia che hanno visto trasformare una curiosità, un’intuizione in un’impresa di successo. La storia è perlopiù incentrata su Eugenia una piccola bambina di sei anni , innamorata del suo papà, come tutte le bambine, che attende con trepidazione il suo ritorno quando finalmente abbandona il lavoro e rientra a casa. Questa storia è raccontata all’ombra dei Giganti, le alte vette montuose che da Gressoney portavano i nonni di Genia in Svizzera per commercio. Questa storia parte da Biella, dove risiedono i Menabrea e attraversa le vicessitudini di una famiglia come tante che affronta l’amore, il lutto, i successi,le difficoltà. Lo sa bene Genia quando a soli sei anni si incammina all’alba con il padre Carlo per attraversare le montagne, e lì in un attimo che ha il sapore di un rito iniziatico, assaggia per la prima volta quella bevanda bionda e magica che le cambierà la vita. Questa è una storia di donne, la birra è femmina, lo è sempre stata sin dalla sua origine, è una storia di amori soffocati, di rinunce, di fatica, e di cadute. La storia dell’imprenditoria italiana non è stata certamente accogliente verso le donne , non è lo è tutt’ora…ma Genia ce la farà, l’ha promesso al suo papà, Genia porterà avanti il lavoro di suo nonno e di suo padre , e quella piccola bambina diventerà gigante.
Bertu62 (04/07/2022) - Voto: 5/5
Non discuto lo stile, il libro e’ ben scritto, non rientra nei miei gusti, segue un po’ il Filone dei libri dedicati ai Florio come contesto
Laura Carta (28/06/2022) - Voto: 5/5
Da quando ho letto questo libro sogno di andare in Piemonte e Val D'Aosta, luoghi che ho percepito ma che non ho mai visitato. Desidero inoltre al più presto visitare la fabbrica Menabrea, teatro di questo romanzo e di questa storia appassionata di questa famiglia così straordinaria
Patrizia (07/06/2022) - Voto: 1/5
Un sottotitolo, "La saga dei Menabrea", decisamente fuorviante per il lettore le cui aspettative vengono immediatamente disilluse dalla piega che prende la narrazione fin dalle prime pagine. In effetti si rivela la biografia, più o meno romanzata, dei primi 35 anni di vita di Genia, una delle figlie di Carlo Menabrea, particolarmente dotata ma autentica ribelle per gli stereotipi dell'epoca. Intorno alle 300 pagine l'autore rammenta l'iniziale intenzione di scrivere una saga e inanella una serie di date e avvenimenti storici (nascita dei primi sindacati, esposizione mondiale di Parigi del 1900, l'uccisione di re Umberto I) per tornare subito dopo al personale dramma amoroso e familiare della protagonista. Alla fine la banalità prende il sopravvento e la lettura si trascina stancamente verso un finale piuttosto scontato.
Tiziano (05/06/2022) - Voto: 3/5
Bella e documentata ricostruzione della saga dei Menabrea. Apre uno spaccato sull'Italia umbertina di fine XIX secolo. La parte finale sembra però un po' frettolosa, con anni che trascorrono velocemente e fatti riportati sommariamente. Ci sarebbe stato forse materiale per un secondo volume, se gestito meglio. Peccato