Marika (30/12/2018) - Voto: 3/5

Raccontare i propri ricordi in uno stile che mescola continuamente prosa e poesia, incantando il lettore.

Frank (22/09/2018) - Voto: 4/5

Questo racconto è (quasi) in prima persona dedicato dall'autore a se stesso, meno metaforico degli altri ma più intesno e concreto infatti è la storia di un ragazzino timido e riservato che è assorto nella vita dalla vita e poi cresce, con questo che gli altri chiamano "problema" ma alla fine dipende dai punti di vista e va a scuola e passa l'adolescenza, un libro intenso con piccole frasi e concise che ti arrivano al cuore in maniera diretta, un finale che forse non è un finale ma che lascia molte domande, alcune retoriche, e altre che diventano dilemmi esistenziali, mi è piaciuto moltissimo.

Federico (22/11/2015) - Voto: 5/5

E' il mio primo incontro con lo scrittore e mi ha fatto molto piacere. Tenera biografia scritta alla madre di un infanzia napoletana dove poesia e prosa si fondono in ricordi di lotta fatta di assenze, silenzi, reticenze, balbuzie in una fase di crescita di un personaggio "giusto".

misselisabethbennet (07/07/2014) - Voto: 4/5

una poesia continua... passi indimenticabili in uno stile perfetto......

Claudio (19/08/2013) - Voto: 1/5

Questo è un libro vietato ai depressi. Attenzione però, chi non lo è potrebbe diventarlo dopo averlo letto. Di cosa parla? Racconta dell'infanzia infelice di un bambino e del suo rapporto difficile con la madre. Sconsigliato vivamente. Insomma il mondo ha bisogno di ridere, non di queste lagne. Forse, come mi suggeriva il titolo, non era il momento giusto per leggerlo.