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La famiglia Winshaw
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Sara
(30/06/2020) -
Voto: 4/5
Libro godibile, sopratutto grazie all'ironia permeante dell'autore. Aiuta a riflettere e allo stesso tempo ci fa sorridere dell'umana crudeltà. Personaggi disegnati alla perfezione, tutti i difetti sono delineati così bene che ci passano davanti tutti i Winshaw che inevitabilmente abbiamo conosciuto nel corso della vita. La stessa cosa si dica delle vicende, anche se avvengono in un altro continente, possono benissimo ricordarci avvenimenti simili che sicuramente ognuno di noi si è ritrovato ad affrontare nella vita.
Mara
(12/05/2020) -
Voto: 5/5
Leggere questo libro non è stata una semplice lettura ma un'esperienza sensoriale, una continua sorpresa, la scrittura di Coe a dir poco geniale come succede a pochi e forse anche a lui stesso visto che spesso sento dire che La famiglia Winshaw è il migliore. La trama è ben congeniata e nonostante i continui colpi di scena e cambiamenti di prospettiva e di narrazione è perfetta come un orologio svizzero, c'è tutto ma veramente tutto, dall'analisi storico-politico di uno dei periodi più emblematici della storia inglese quella del periodo tatcheriano, anche se l'antefatto ha origini ancor più lontane la seconda guerra mondiale, fino ad arrivare agli anni '90, I protagonisti, ovvero la famiglia in questione, sono terribilmente detestabili e rappresentano quanto di più osceno si possa immaginare, la sferzante ironia di Coe trova terreno fertile in questi soggetti che nell'ombra praticamente condizionano la vita di una intera nazione. E poi c'è lui, lo scrittore narrante, il semi depresso protagonista che viene sbatacchiato di qua e di là in un continuo gioco di specchi e di rivelazioni che via via si faranno sempre più puntuali e che lo riguardano da vicino. Ma la parte eccezionale è sicuramente l'ultima che tiene con il fiato in sospeso, costruita come un thriller, con un grande omaggio alla grande A. Christie e che esplode come fuochi d'artificio. Geniale tra le altre cose i riferimenti cinematografici e la stessa scena cinematografica creata da Coe che via via che procede il romanzo assume senso e da una spettacolare dimensione a tutta l'opera. Non ho parole per esprimere gratitudine a chi mi ha "spinto" verso questa lettura che mi fa l'occhiolino da anni ma che chissà perchè non mi convinceva mai.
Anna
(11/05/2020) -
Voto: 5/5
Sorprendente, esplosivo e sconvolgente; uno dei romanzi più riusciti della letteratura contemporanea. Con il gusto consueto per gli intrecci paralleli, Coe affascina il lettore grazie all'apparente semplicità di una narrazione limpida e asciutta, con un retrogusto di enigmatico mistero che costella ogni capitolo della saga. Fin dalle prime righe appare infatti chiaro che la storia della famiglia nasconda intrighi e delitti che, come in ogni giallo che si rispetti, conosceranno completo disvelamento ed epilogo inaspettato solo nelle ultime righe. Gli ultimi capitoli, gradevole omaggio ad Agatha Christie, rapiscono l'attenzione del lettore in un crescendo di pathos, come una galoppata inarrestabile, partita molte pagine prima, ritmate dall'eleganza del trotto. Puro divertimento letterario, imperdibile perla di insolita abilità.
lu ci
(11/05/2020) -
Voto: 4/5
bellissimo romanzo, alcuni passaggi sono così divertenti! un piacere da leggere. la fine così così per me ma tutto il libro è una gemma
Rita
(23/09/2019) -
Voto: 4/5
"Cominciai a concepire un piccolo piano [...]. E che libro sarebbe stato! Me lo vedevo, un libro tremendo, un libro senza precedenti, fatto in parte di memorie private, in parte di cronaca sociale, tutto mescolato insieme in una miscela letale e devastante." Eccovi, direttamente dalla bocca di Tabitha Winshaw, la descrizione più calzante per questo romanzo, i cui innumerevoli strati rappresentano una continua fonte di sorpresa per il lettore. Ogni elemento è collegato, ogni dettaglio ha il suo perché: semplicemente sbalorditivo. Se i passi in cui ci si addentra nelle questioni politiche mi hanno leggermente annoiata, tutto il resto è ineccepibile. La caratterizzazione dei personaggi, condotta con brutale ironia, possiede un'efficacia indiscutibile in quanto è capace di suscitare uno sdegno frammisto a rassegnazione, che personalmente esprimevo con frequenti risatine isteriche. Inoltre la trama intricata e complessa, ricca di avvenimenti e colpi di scena, ha influito positivamente sul mio giudizio, ma mai quanto la componente "gialla" dell'intera vicenda. Una fan sfegatata di Agatha Christie come me non poteva non godere dell'atmosfera elettrizzante che Coe crea soprattutto nella parte finale, un'atmosfera che porta con sé la reminiscenza di capolavori quali "Dieci piccoli indiani" e "Trappola per topi".
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